L'impianto progettuale che ha dato vita a "Milano per la Donna" si è via via consolidato sulla base di un obiettivo di fondo: offrire alle donne milanesi interessate un luogo, spaziale e temporale, in cui trovare l'aiuto necessario a rafforzare la propria identità nei confronti del lavoro.
Se c'è una dimensione altamente complessa della personalità di un individuo, donna o uomo che sia, ma donna forse in modo ancora più marcato, questa è propriamente la dimensione dell'identità. Dell'identità in generale come tratto caratterizzante di una persona ma dell'identità stessa proiettata verso un aspetto specifico della vita quale è, come nel nostro caso, il lavoro.
Quali e quante sono le variabili (affettive, culturali, sociali, economiche, che attengono al campo delle attitudini piuttosto che a quello delle competenze, che si originano nei meandri della propria biografia personale piuttosto che nell'evoluzione del contesto storico di riferimento, ecc.) che concorrono a determinare l'identità femminile di fronte al lavoro?
La risposta che l'équipe tecnico-scientifica di governo del Progetto "Milano per la Donna" si è data, è stata quella di riconoscere il gran numero e la grande varietà con cui si manifestano tali variabili e, nello stesso tempo, di individuare un protocollo di azioni che consentisse di tenere insieme i "pezzi" (le variabili) interne a ciascuna personalità, di farle confluire verso l'obiettivo di fondo del Progetto: il rafforzamento dell'identità femminile verso il lavoro e, conseguentemente, l'attivazione di quelle risorse personali da cui autonomamente può scaturire una nuova ricerca per l'affermazione delle proprie potenzialità professionali.