Equilibristi senza rete? Il progetto di inserimento lavorativo delle persone disabili

A cura di: Angelo Errani

Equilibristi senza rete? Il progetto di inserimento lavorativo delle persone disabili

Edizione a stampa

26,50

Pagine: 304

ISBN: 9788846411624

Edizione: 1a edizione 1998

Codice editore: 1130.64

Disponibilità: Esaurito

Il volume presenta i risultati del progetto, promosso dalla Regione Emilia Romagna, di elaborazione di modelli flessibili, individualizzati, innovativi finalizzati a sostenere la transizione della formazione alla vita attiva dei disabili: Scopo del progetto è di contrastare il rischio di esclusione ed emarginazione delle fasce deboli della popolazione attraverso la diffusione sul territorio di strategie e interventi facilitanti l'inserimento e la permanenza nel mondo produttivo.

E' stata sviluppata una ricerca che ha coinvolto 500 soggetti tra giovani, famiglie, operatori dei servizi e quadri delle imprese (profit e no profit), mirata all'analisi dei fabbisogni emergenti dall'universo dell'handicap con particolare attenzione alle esigenze inerenti l'offerta formativa, alle rappresentazioni dell'esperienza scolastica vissuta, alle prospettive nei confronti dell'inserimento professionale e lavorativo.

Sono state inoltre individuate le prassi positive di sistema che vedono coinvolti soggetti ed attori differenti nella realizzazione di processi di integrazione lavorativa attraverso un'indagine sulle reti territoriali che ha coinvolto tutto il territorio regionale.

Il lavoro per le persone handicappate deve avere una capacità di coniugarsi alle differenze, che nelle stesse persone handicappate esigono di essere tenute presenti.

Gli handicappati ci dicono che sono diversi, che sono plurali, che non possono avere una sola immagine che li rappresenti e che non possono quindi avere una sola risposta alle loro richieste ma una pluralità di risposte. E vi deve essere un servizio che consenta loro di capire ed esprimere la pluralità che rappresentano, così come la ricchezza possibile di percorsi a loro disposizione. In altri termini bisogna evitare che gli stessi handicappati siano condizionati a rifugiarsi nello stereotipo dell'handicappato. Lo stereotipo del chiedere tanto, in maniera vaga, lamentandosi, avere continuamente bisogno. Confrontandoci con loro vogliamo sentire tante voci che sappiano, con aiuti efficaci, raggiungere le richieste giuste, che sappiano utilizzare la pluralità di risposte cercando quella adatta alla situazione individuale.



Pier Antonio Rivola , Gli orientamenti regionali
Marie Françoise Delatour, I significati dell'esperienza
Maria Francesca Grande, Serenella Sandri , Sintesi del progetto
Andrea Canevaro , Introduzione
Parte I. Esigenze attuali delle politiche del lavoro per le persone handicappate
Gianfranco Marzocchi, Cambiamento e innovazione sociale
Luigino Vallet, Quadro generale delle politiche del lavoro
(Politiche di intervento; Quadro legislativo nazionale)
Marica Sasdelli, Riccardo Ragazzini , Quadro legislativo regionale
Giacomo Truffelli , Le reti territoriali per l'inserimento lavorativo
(Le esperienze positive di inserimento lavorativo in Emilia Romagna)
Michele Bruni, Marica Sasdelli, Giacomo Truffelli, Luigino Vallet, I modelli di riferimento per l'inserimento lavorativo
Marco Maiello, Proposte per non concludere
(Proseguire la ricerca e l'analisi sull'inserimento lavorativo; Reti territoriali per l'inserimento lavorativo; Valutazione)
Parte II. Il mercato del lavoro e le fasce deboli in Emilia Romagna
Michele Bruni , Consistenza e struttura dell'occupazione: i dati nazionali, regionali e provinciali
Michele Bruni, L'occupazione e le fasce deboli del mercato del lavoro
Michele Bruni, Problemi e criticità dell'occupazione dei disabili
Parte III. Gli handicappati in Emilia Romagna: la scuola, la formazione professionale, il lavoro
Alessandra Clementel, La ricerca delle informazioni
Alessandra Clementel, Francesco Zardon , Le informazioni e le riflessioni critiche prodotte dai centri di formazione professionale
Eugenia Bassi, Alessandra Clementel, Gianluca Gatta, Francesco Zardon , Le testimonianze raccolte attraverso i questionari
(Il questionario proposto alle persone in formazione; La metodologia di ricerca; Le informazioni raccolte; Le rappresentazioni rispetto al lavoro)
Giovanna Di Pasquale, Angelo Errani, Marina Maselli, Francesco Zardon , Le testimonianze raccolte attraverso le interviste
Maria Grazia Volta , Aspetti di continuità e di novità a partire dalle informazioni ottenute con l'indagine
(Prospettive di innovazione dei percorsi formativi suggerite dall'esperienza; Un percorso su cui interagiscono diversi sistemi; La professionalizzazione: obiettivo per la persona e per il sistema economico; Obiettivi, modularità sequenziale e flessibilità del percorso formativo; Un modello di riferimento)
Maria Grazia Volta , Il progetto guida: contesto di riferimento per la definizione dei percorsi personalizzati
Parte IV. Proposte per una metodologia e per strumenti formativi innovativi
Angelo Errani, Le parole dell'integrazione
(Deficit, incapacità, handicap. Il bisogno di chiarire le parole; Chi sono le persone handicappate?; L'importanza del contesto; Lo schema di Philip Wood; Il processo di formazione degli handicap)
Giovanna Di Pasquale, Marina Maselli , La proposta di modelli formativi innovativi
(Il progetto personalizzato).

Contributi:

Collana: Politiche e servizi sociali

Argomenti: Sociologia dell'educazione

Livello: Studi, ricerche

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