LIBRI DI VANDA FIORILLO

Il volume si focalizza su due parole, di cui l’una è pressoché dimenticata e l’altra più declamata che capita. Si tratta di pudore e responsabilità, cui corrispondono complessi significati, riconoscibili a più strati. Sono parole espressive di idee e di pratiche di vita, forse di valori. Fra esse esiste un sotterraneo rapporto, che il mondo della scienza e della tecnica sta, al tempo stesso, oscurando e mettendo allo scoperto.

cod. 486.11

Raffaella Sau

La politica.

Categorie in questione

Il volume raccoglie una serie di saggi che, da prospettive metodologiche diverse e in costante dialogo col pensiero filosofico-politico del passato, riflettono sugli strumenti, sulle regole, sul linguaggio, sui valori, indispensabili per comprendere, oggi, ed eventualmente correggere, per il futuro, la democrazia.

cod. 629.41

August Wilhelm Rehberg, Vanda Fiorillo

Il diritto pubblico naturale

Ricerche sulla rivoluzione francese. Scritti rehbergiani sul principio di eguaglianza

Per la prima volta in traduzione italiana, due scritti dell’illuminista tedesco e critico di Kant, August Wilhelm Rehberg: Il Diritto Pubblico Naturale (1828) e Le Ricerche sulla Rivoluzione Francese (1793). Due scritti sul tema dell’eguaglianza come equivalenza tra le diversità e specificità tanto individuali quanto socio-costumali; un’equivalenza che postula la pari inviolabilità e l’eguale tutela giuridica di individui e gruppi sociali sì differenti, ma equipollenti in onore e dignità.

cod. 629.36

Vanda Fiorillo, Gianluca Dioni

Patria e nazione.

Problemi di identità e di appartenenza

Un’analisi dei problemi di identità e appartenenza, implicati dalla concettualizzazione della patria e della nazione in età moderna e contemporanea. Il volume offre un ampio quadro tematico, articolato in talune analitiche contestualizzazioni delle categorie di patria e nazione in singoli pensatori spagnoli, tedeschi e italiani, e un’approfondita panoramica della storia del concetto di nazione, che mette a fuoco gli snodi fondamentali di tale sviluppo concettuale sin dalle origini medioevali.

cod. 629.33

Giulio Maria Chiodi, Roberto Gatti

La filosofia politica di Hobbes

Il volume indaga la concezione politica di Hobbes, frutto di una serrata riflessione sulla natura umana, unita a un’analisi raffinata dell’uomo moderno. Hobbes si interroga sulla possibilità di una conoscenza esatta dei meccanismi della macchina statale, e sul rapporto tra esperienza religiosa e convivenza civile, offrendo elementi di riflessione ancora attuali nel dibattito contemporaneo sulla secolarizzazione e sul suo superamento.

cod. 629.22

The essay analyses the conceptual relationship between life and politics in Wilhelm von Humboldt’s unpolitisch view of public affairs, stressing the instrumental role of the second term compared to the first one. As a matter of fact, a nation represents - according to Humboldt - the place of both ethical and aesthetic life of citizens, which regulates itself morally, through the principle of reciprocity of negative social duties. Therefore a State, as a coercive machine, ought to intervene in the ethical life of citizens, in order to guarantee the external conditions of Bildung, i.e. freedom and diversity of situations, the only case, in which the negative social duty, that imposes respect for other citizens’ rights, is violated. In this way, Humboldt replaces the idea of State’s sovereignty with that of the individual’s.

The essay analyzes the concept of revolution in the philosophical jacobinism of Kant’s democratic critic, Johann Adam Bergk. In the democratism of this thinker, characterized by the theoretical predominance of duty over right, revolution represents one of the most considerable moral duties among those of which political liberty consists. Conceiving the political relationship between rulers and citizens as a duty relationship, Bergk assignes to revolution the same moral function of state coercion: the re-establishment of violated justice. On these bases, going even beyond the jacobinism of a Fichte, Bergk proposes the constitutionalization of the revolutionary act.

Christian Thomasius, Gianluca Dioni

I fondamenti del diritto di natura e delle genti

Per la prima volta viene proposta in Italia la traduzione dei Fundamenta juris naturae et gentium di Christian Thomasius, opera che rappresenta il cuore del giusnaturalismo thomasiano, caratterizzandone la dottrina della maturità, e segna le differenze fondamentali rispetto al pensiero giovanile delle Institutiones Jurisprudentiae Divinae.

cod. 629.35