Qui ci vuole (anche) il maschio. Sulla latitanza degli uomini nelle professioni educative

Titolo Rivista EDUCAZIONE SENTIMENTALE
Autori/Curatori Andrea Marchesi
Anno di pubblicazione 2012 Fascicolo 2012/18 Lingua Italiano
Numero pagine 12 P. 114-125 Dimensione file 233 KB
DOI 10.3280/EDS2012-018012
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Gli uomini impegnati in campo educativo sono, ormai, una minoranza sempre più residuale e di questa evidenza invisibile si discute poco, come se fosse un dato naturale che ad occuparsi di educazione siano solo le donne. Eppure non è sempre stato così, basti pensare alla figura del maestro elementare come all’educatore dei servizi extrascolastici. Che cosa ha determinato la scomparsa degli uomini dal mondo dell’educazione? E quali effetti sta producendo sulle pratiche e sui soggetti? La perdita di prestigio sociale e l’indebolimento della carica trasformativa dell’educazione possono spiegare, in parte, l’assenza degli uomini, senza sottovalutare i cambiamenti che investono il genere maschile: la crisi della figura del padre, del principio di autorità e responsabilità. L’educazione sembra, allora, ridursi alla dimensione della cura, con una presenza esclusivamente femminile, indebolendo il gioco dei ruoli e delle differenze che segna il confronto tra generazioni. È forse il sintomo di una crisi più ampia, che prefigura nuovi orizzonti nei quali si collocano proprio i giovani uomini che, in controtendenza, scelgono di impegnarsi come educatori.;

Keywords:Educazione, cura, genere, maschile, responsabilità, conflitto, futuro.

Andrea Marchesi, Qui ci vuole (anche) il maschio. Sulla latitanza degli uomini nelle professioni educative in "EDUCAZIONE SENTIMENTALE" 18/2012, pp 114-125, DOI: 10.3280/EDS2012-018012