Archeologia come esperienza

Alice Palmieri

Archeologia come esperienza

Immagini e immaginari per una conservazione attiva

Il volume propone una riflessione sull’approccio alla fruizione contemporanea dei beni archeologici, in cui la definizione di dispositivi visivi, percorsi, coperture e forme di riuso renda possibile la percezione e l’esperienza di ciò che non esiste più, anche attraverso la rappresentazione tridimensionale della lacuna, in cui la capacità di costruire una convincente narrativa visiva e un’efficace dimensione percettiva risulta indispensabile per un progetto contemporaneo di valorizzazione e promozione culturale.

Pages: 176

ISBN: 9788835131601

Edizione:1a edizione 2022

Publisher code: 10566.5

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Nel testo Atmosfere, l'architetto Peter Zumthor avvia le sue riflessioni sul tema della percezione sensoriale di un luogo, constatando che "esiste una magia del reale, [...] una magia del pensiero. La passione per il pensiero bello". La magia del reale si traduce nella costruzione di un'esperienza che coinvolge simultaneamente più sollecitazioni percettive e arriva a toccare e a muovere qualcosa nel profondo, definendo una condizione spaziale connotata da elementi impalpabili ed eterei.
Il libro cerca di definire le condizioni tali da creare un'esperienza attiva del sito archeologico, attraverso strategie di "messa in scena" che considerino lo spazio come il luogo della rappresentazione in cui accade la trasposizione, in un certo senso magica, dal piano della realtà al suo immaginario e viceversa. L'intervento sul sito archeologico, pertanto, è chiamato a dare struttura e forma a un'idea che agisca sul patrimonio, ricercando la capacità di dialogare col contesto oppure di ridisegnarlo, per elaborare una rappresentazione che dia vita ad una narrazione. Il volume propone una riflessione sull'approccio alla fruizione contemporanea dei beni archeologici, attraverso la lettura e l'analisi di rilevanti casi studio europei, in cui la definizione di dispositivi visivi, percorsi, coperture e forme di riuso renda possibile la percezione e l'esperienza di ciò che non esiste più, anche attraverso la rappresentazione tridimensionale della lacuna. Le immagini evocate e gli immaginari che ne scaturiscono appartengono ad un ambito in cui la capacità di costruire una convincente narrativa visiva e un'efficace dimensione percettiva risulta indispensabile per un progetto contemporaneo di valorizzazione e promozione culturale.

Alice Palmieri è architetto e ricercatore presso il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale dell'Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli". Le linee di ricerca portate avanti negli ultimi anni hanno riguardato la valorizzazione e la comunicazione dei beni culturali, con particolare attenzione al patrimonio archeologico e agli aspetti della percezione visiva e della fruizione. L'analisi dei processi interpretativi in questo ambito sfocia nella dimensione visuale e nell'elaborazione di strategie di storytelling, analogiche e digitali, connesse al concetto ampio di accessibilità al patrimonio culturale.

Alessandra Cirafici, Prefazione
Introduzione
Tutela, fruizione e valorizzazione del patrimonio archeologico
(Esigenze a confronto; Arènes de Lutèce: archeologia e uso urbano; Museo archeologico di Saint-Laurent: fruizione e comunicazione)
Allestimenti di spazi archeologici 2000-2020: fare museo
(Criteri metodologici; Mettere in scena: strategie possibili)
Riconfigurazione dell'immagine
(Hamar Bispegaard Museum; Musealizzazione del sito archeologico di Praça Nova; Ristrutturazione dell'antica chiesa di Corbera D'Ebre; Allestimento dell'area archeologica di San Paolo fuori le mura)
Musei sulle rovine
(Protezione dell'insediamento romano di Coira; Museo gallo-romano di Vesunna; Musealizzazione delle Domus dell'Ortaglia; Villa romana La Olmeda; Chedworth Roman Villa)
Interventi di copertura all'aperto
(Copertura delle rovine dell'Abbazia di Saint-Maurice; Copertura del sito romano di Cartagena; Copertura della necropoli di San Paolo fuori le mura)
Conservazione attiva per un'archeologia come esperienza
(Il concetto di esperienza; La conservazione attiva come strumento della comprensione; La riconfigurazione dell'immagine come strumento dell'esperienza)
Scenari e immaginari
(Immaginare il territorio; Strategie di pianificazione e comunicazione; Il principio dell'agopuntura urbana; Visioni per il centro antico di Napoli; Le fortificazioni di Piazza Bellini: un progetto di trasformazione urbana; Il complesso termale di Santa Chiara: ipotesi di allestimento; Il Teatro Antico: una proposta per il riuso)
Conclusioni
Bibliografia
(Per la parte teorica e metodologica; Per l'approfondimento dei casi studio; Per lo studio della città di Napoli; Numeri monografici di riviste).

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