Frammenti di identità

A cura di: Alessandro Rovetta

Frammenti di identità

La chiesa di San Bernardo di Faedo

La chiesa di San Bernardo a Faedo costituisce una preziosa testimonianza della storia sociale e culturale della Valtellina al sorgere dell’età moderna. Il volume racconta la storia dell’edificio e del suo recente restauro architettonico e pittorico, sollecitato e condiviso dalla popolazione che affonda qui le proprie radici.

Pages: 176

ISBN: 9788835133155

Edizione:1a edizione 2021

Publisher code: 12000.20

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Quella della piccola chiesa di San Bernardo di Faedo è una bella storia di recupero e di valorizzazione del nostro patrimonio d'arte e d'architettura diffuso sul territorio.
La sua posizione geografica, così defilata da quelli che sono oggi i principali centri e percorsi della Valtellina, e la sua funzione sociale, ormai circoscritta all'agglomerato di residenze stagionali circostanti, avrebbero potuto segnare un destino di trascuratezza o di autoreferenzialità.
La chiesa di San Bernardo si è invece trovata prima oggetto di un'articolata campagna di restauro e poi al centro di uno studio sistematico che vede nel presente volume il suo traguardo e la possibilità di far conoscere a un vasto pubblico, non solo di esperti, questo gioiello incastonato sul versante orobico della valle.
(Alessandro Rovetta, Introduzione)

La chiesa di San Bernardo a Faedo costituisce una preziosa testimonianza della storia sociale e culturale della Valtellina al sorgere dell'età moderna. Posta al centro di un piccolo nucleo di case, sparse su un altopiano del versante orobico affacciato sullo sbocco della Val Venina, la chiesa ha recuperato negli ultimi anni il suo originario assetto monumentale e decorativo rivendicando un prestigio tutt'altro che secondario tra Quattro e Cinquecento. Il volume racconta la storia dell'edificio e del suo recente restauro architettonico e pittorico, sollecitato e condiviso dalla popolazione che affonda qui le proprie radici.

Elisabetta Canobbio ricostruisce la storia religiosa di questa piccola comunità che agli inizi del XV secolo ha conquistato la propria autonomia liturgica, a fronte di un'identità sociale ed economica ormai consolidata.
Luca De Paoli ci accompagna a riconoscere l'assetto territoriale e ambientale di Faedo, la sua collocazione su importanti vie di transito e produzione, il suo riflesso nella fisionomia architettonica della chiesa, semplice, solida e accogliente.
Alessandro Rovetta e Massimo Romeri descrivono gli affreschi progressivamente tornati alla luce negli scorsi decenni: la sorprendente Ultima cena, raro esempio di pittura tardogotica in Valtellina e la decorazione absidale, ormai di pieno rinascimento, significativo tassello nella carriera di Vincenzo De Barberis; si aggiunge una preziosa croce astile, appartenuta all'antico arredo liturgico della chiesa. L'ultima voce è quella di Anna Triberti che racconta il paziente e appassionante svelamento della decorazione pittorica, rimasta per secoli sotto scialbo e oggi restituita al nostro sguardo.

Alessandro Rovetta, Introduzione. Frammenti di identità: la chiesa di San Bernardo a Faedo
Elisabetta Canobbio, Verso la chiesa della comunità: la chiesa di San Bernardo e gli homines di Faedo
Luca De Paoli,
La chiesa di San Bernardo a Faedo: identità e radicamento
Alessandro Rovetta, L'Ultima cena in San Bernardo a Faedo
Massimo Romeri,
Gli affreschi cinquecenteschi di San Bernardo a Faedo
Anna Triberti,
Il restauro degli affreschi della chiesa di San Bernardo (2008-2020)
Massimo Romeri, La Croce astile di San Bernardo
Tavola cronologica
Ringraziamenti
Abstract
Autori.

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