LIBRI DI ERICA ANTONINI

Domenico Fruncillo, Lorenzo Viviani

Max Weber: politica e società

Ripartendo dalla lezione di Max Weber sul Beruf della politica ai Liberi studenti di Monaco del 28 gennaio 1919, il volume si propone di riannodare i fili della lezione sociologica weberiana con i problemi della società contemporanea, a partire dalla comprensione (Verstehen) del senso dell’agire sociale che connota gli ulteriori sviluppi del processo di razionalizzazione nelle società e nelle democrazie occidentali. Il volume raccoglie una serie di contributi in cui si affrontano le prospettive di sviluppo della democrazia plebiscitaria, il ruolo della leadership nei processi di trasformazione delle democrazie contemporanee, la relazione fra burocrazia e politica, le dinamiche del potere e i suoi processi di legittimazione, la rilevanza del carisma nella politica contemporanea.

cod. 11551.1

I saggi raccolti nel volume pongono questioni, osservazioni e dubbi sulla specificità della partecipazione politica femminile in Italia. Tra principio e pratica della parità, nel testo si sviluppano riflessioni sulle circostanze sociali e culturali in cui prendono forma i percorsi delle donne e su come, nonostante e con la loro presenza attiva, si sostanziano agende e azioni politiche.

cod. 1520.799

I saggi si interrogano su diversi aspetti della crisi attuale e discutono i migliori modelli interpretativi. Dalla teoria dell’attore alle teorie della transizione; dalle degenerazioni del capitalismo e del liberalismo al ruolo dell'Europa; dalle implicazioni sociali della scienza alle trasformazioni che investono il mondo del lavoro; dalla formazione ai vissuti delle giovani generazioni, viene tracciato un percorso che coniuga teoria e ricerca sociale, osservazioni rigorose e immagini di un mondo migliore.

cod. 11781.1

Erica Antonini

La pubblica amministrazione in Italia: origini, sviluppi, riforme

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL’AMMINISTRAZIONE

Fascicolo: 1 / 2014

Intento di queste note è ripercorrere le origini e i successivi sviluppi del processo di strutturazione della Pubblica Amministrazione in Italia, con particolare riferimento alle più recenti fasi di riforma, che a partire dai primi anni ’80, hanno caratterizzato, in linea con quanto accadeva nel più ampio contesto internazionale65, il tentativo di sostituire progressivamente i principi della gerarchia e dell’accentramento, propri del tradizionale modello burocratico weberiano, con quelli della delega e del trasferimento di competenze. Tra le innovazioni più rilevanti figurano: l’istituzione delle agenzie esecutive, come unità funzionalmente autonome rispetto ai ministeri e strutturate secondo criteri di tipo reticolare; l’incremento dell’autonomia organizzativa e finanziaria dei dirigenti; l’estensione, in materia di gestione del personale, dei margini di applicazione della contrattazione collettiva e l’introduzione di numerose deroghe al principio della stabilità del posto di lavoro; la diffusione di nuovi strumenti e parametri per il controllo dell’efficacia e dell’economicità della prestazione amministrativa, per la valutazione dei risultati e per il miglioramento della qualità dei servizi erogati. Da ciò emerge il tentativo di ridurre le distanze fra settore pubblico e settore privato, sulla base della convinzione secondo cui quest’ultimo rappresenti un riferimento imprescindibile per incrementare l’efficienza del primo. A ben vedere, si tratta di un processo che comporta sia progressi sia criticità, come emerge dalle riflessioni qui esposte in riferimento al caso italiano.

Erica Antonini

Una Rivoluzione per la Costituzione. Note sull’ultima opera di Maria Sofia Corciulo

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL’AMMINISTRAZIONE

Fascicolo: 1 / 2012

La rivoluzione napoletana del 1820-21 è stata singolarmente ritenuta da una consistente parte della storiografia italiana un moto marginale, pressoché slegato dalle successive vicende risorgimentali, soprattutto a causa della sua breve durata (luglio 1820-marzo 1821) e del presunto limitato impatto esercitato sulla popolazione del regno delle Due Sicilie. In esplicita controtendenza rispetto a tale approssimativa valutazione si pone l’ultima opera di Maria Sofia Corciulo, Una Rivoluzione per la Costituzione (1820-’21) - dal significativo sottotitolo Agli albori del Risorgimento Meridionale - che, tramite l’approfondita analisi di un ricco materiale storico-archivistico, propone una decisa "rivalutazione" dell’evento, sotto il profilo istituzionale e, originalmente, socio-culturale.

Erica Antonini

Percorsi di riforma nella Pubblica Amministrazione: un’analisi comparata

RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL’AMMINISTRAZIONE

Fascicolo: 3 / 2010

A partire dagli anni ’80 del XX secolo le burocrazie delle democrazie occidentali sono state oggetto di profondi mutamenti, con la sostituzione, in primo luogo, dei principi della gerarchia e dell’accentramento con quelli della delega e del trasferimento di competenze, anche se in misura variabile nei diversi contesti. Tra le innovazioni più rilevanti figurano: l’istituzione delle agenzie esecutive, come unità funzionalmente autonome e separate rispetto ai Ministeri, che ha permesso di ridisegnare gli organismi ministeriali secondo criteri di tipo reticolare; il considerevole incremento dell’autonomia organizzativa e finanziaria dei dirigenti; l’estensione, in materia di gestione del personale, dei margini di applicazione della contrattazione collettiva e l’introduzione di numerose deroghe al principio della stabilità del posto di lavoro; il potenziamento degli strumenti per il controllo dell’efficacia e dell’economicità della prestazione amministrativa, per la valutazione dei risultati e per il miglioramento della qualità dei servizi erogati. Dall’analisi di queste ed altre innovazioni emerge il tentativo di ridurre le distanze fra settore pubblico e settore privato, sulla base della convinzione secondo cui da quest’ultimo si possano trarre insegnamenti validi per incrementare l’efficienza del primo. In ogni caso, seppur in presenza di obiettivi e finalità convergenti, il processo di modernizzazione è stato declinato nei vari paesi in forme differenziate, che dipendono in larga misura dai contesti politico-istituzionali nazionali e dalle caratteristiche organizzative consolidatesi nel corso del tempo. In queste note verranno messe a confronto le esperienze di riforma di quattro paesi dell’Europa Occidentale (Francia, Spagna, Germania e Regno Unito) e degli Stati Uniti, avviatesi a partire dalla prima metà degli anni ’80. Per ciascuno dei paesi considerati si analizzeranno modelli di organizzazione, politiche del personale, processi di riforma, avviati e tuttora in corso. Alcune osservazioni conclusive tenteranno di evidenziare linee di continuità e di differenziazione tra le diverse esperienze.

Carlo Mongardini

L' epoca della contingenza.

Tra vita quotidiana e scenari globali

Il volume mette in luce alcuni aspetti significativi dell’epoca della contingenza, che preannuncia una cultura per molti aspetti diversa, nella quale si confrontano la rigida forza dell’economia, presentata come forza creatrice di un ordine nuovo, e la “sete di vita” delle nuove generazioni, “dionisiaca”, demolitrice di ogni tradizione e di ogni autorità, ma nello stesso tempo ferma nel godere gli ultimi piaceri della società del benessere.

cod. 1420.175

Gloria Pirzio Ammassari

Politica ed economia: strategie di un capitalismo maturo

Il Progetto Galileo

Il Progetto Galileo nasce come programma di navigazione satellitare, finanziato dalla Commissione europea e dall’Esa e destinato a contrastare il monopolio del Gps americano. A dieci anni dal suo lancio ufficiale, Galileo si è trasformato nel banco di prova del processo di integrazione europea e della capacità delle élites politiche ed economiche nazionali di farsi interpreti dei processi di innovazione.

cod. 303.26