Prospettive del negoziato globale sui cambiamenti climatici

Titolo Rivista ECONOMIA DELLE FONTI DI ENERGIA E DELL’AMBIENTE
Autori/Curatori Corrado Clini
Anno di pubblicazione 2010 Fascicolo 2010/1 Lingua Italiano
Numero pagine 6 P. 61-66 Dimensione file 954 KB
DOI 10.3280/EFE2010-001005
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Dopo che il senato USA aveva respinto la proposta di ratifica del Protocollo di Kyoto, e dopo che, nel dicembre 2000, vi era stata la rottura tra USA e Europa in occasione della COP 6, sarebbe stato necessario prendere atto che senza la partecipazione della più grande economia mondiale la dimensione globale del Protocollo veniva notevolmente ridimensionata. Nel 2003 l’Italia aveva invano cercato di aprire una riflessione critica sull’efficacia del Protocollo e sull’esigenza di avviare un dialogo su basi nuove con USA e Cina. Ma la UE ha insistito con un approccio unilaterale, ha convinto la Russia nel 2004 a ratificare il Protocollo senza però alcun impegno effettivo per l’economia russa. Intanto tra il 1997 e il 2005 l’economia mondiale era cambiata, le emissioni continuavano a crescere nei paesi non coinvolti gli impegni di riduzione delle emissioni di CO2. Nel 2007 il IV rapporto IPPC e Word Energy Outlook dell’IEA avevano chiarito il ruolo marginale del Protocollo mentre a Bali si stabiliva una road map per arrivare a Copenaghen con un nuovo trattato includente USA e Cina. Ma nonostante il fallimento il modello di negoziato del Protocollo è stato mantenuto. Invece di concentrarsi su complesse architetture legali e burocratiche, l’UE dovrebbe dedicarsi alla promozione di progetti internazionali per affrontare la sfida tecnologica globale valorizzando tutte le potenzialità di una grande economia integrata.;

Keywords:Protocollo di Kyoto, C02, cambiamenti climatici

Jel codes:Q54, Q55, Q58

Corrado Clini, Prospettive del negoziato globale sui cambiamenti climatici in "ECONOMIA DELLE FONTI DI ENERGIA E DELL’AMBIENTE" 1/2010, pp 61-66, DOI: 10.3280/EFE2010-001005