Wilfrid Sellars’s disambiguation of Kant’s "intuition". Its relevance for the analysis of perceptual content

Titolo Rivista PARADIGMI
Autori/Curatori Paul Redding
Anno di pubblicazione 2012 Fascicolo 2012/1 Lingua Inglese
Numero pagine 14 P. 127-140 Dimensione file 99 KB
DOI 10.3280/PARA2012-001007
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Wilfrid Sellars riteneva che le intuizioni kantiane fossero ambigue: un’intuizione, secondo una certa lettura, è un aristotelico "questo in quanto tale". Ciò offre un modo per aggirare i noti problemi cui è esposta la spiegazione del contenuto percettivo - per altro verso sellarsiana (e kantiana) - data da McDowell. Questi prende in considerazione ma respinge il suggerimento di Sellars. Il problema che vi scorge può essere tuttavia aggirato se si modifica la spiegazione di Sellars e si tratta il contenuto percettivo come "proposizionale", nel senso aristotelico di "prótasis". Questo risolve i problemi della teoria della percezione di McDowell, ma mostra anche perché Kant avesse bisogno di un’altra "faccia" per la sua ambigua nozione di intuizione. La lettura che Sellars dà di Kant mostra qui analogie con quella di Hegel.

Keywords:Aristotele, Intuizione, Kant, McDowell, Percezione, Sellars.

Paul Redding, Wilfrid Sellars’s disambiguation of Kant’s "intuition". Its relevance for the analysis of perceptual content in "PARADIGMI" 1/2012, pp 127-140, DOI: 10.3280/PARA2012-001007