The design of a strategy to encourage voluntary travel behaviour change: a cap and save programme

Titolo Rivista ECONOMICS AND POLICY OF ENERGY AND THE ENVIRONMENT
Autori/Curatori Italo Meloni, Erika Spissu
Anno di pubblicazione 2012 Fascicolo 2012/2 Lingua Inglese
Numero pagine 20 P. 11-30 Dimensione file 817 KB
DOI 10.3280/EFE2012-002002
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The objective of this work is to explore the contribution of daily activity-travel patterns to carbon emissions, and to define the steps for the implementation of an effective behavioural strategy to encourage voluntary travel behavioural changes. This work proposes an extensive review of the most relevant strategies implemented to achieve sustainable objectives. In particular, the focus is on those strategies aimed at changing human behaviour, debated both in transportation (Structural strategies) and in sociological and psychological (Cognitive-Motivational strategies) fields. Further, international experiences of Voluntary Travel Behavioural Changes programs, as opposed to compulsory measures (i.e. taxation, restrictions etc.), are investigated. Finally, the work describes the results of a pilot survey held in Cagliari (Italy) to test a behavioural strategy called "Cap and Save". The basic idea of the Cap and Save is that voluntary travel behavioural changes are more likely when the individuals are able to recognize a personal profit. The Cap and Save program combines a number of key aspects from behavioural strategies reviewed in the literature (i.e. Tradable Exploitation Rights, Personal Journey Planning etc.): first, individuals are free to modify their behaviour; second, a cognitive-motivational process is set forth to increase awareness of sustainable behaviours. Third, each individual receives an annual emissions limit (cap) and a monetary incentive (save) to reduce emissions; fourth, a set of personalized alternatives is tailored for the individual in order to reduce weekly mileage. Finally, the Cap and Save program relies on an accurate analysis of activity-travel behaviour before and after policy intervention. The initial test of the Cap and Save programme was conducted during a two-week survey (July-October 2009), which involved a group of students from the University of Cagliari (Italy). The first week, the students were invited to record their actual daily activity-travel patterns. The second week, they were asked to repeat the survey, this time they were challenged to maintain a weekly cap of kilometres travelled thereby saving the corresponding resources (i.e. environmental and monetary). Each student was provided with a set of personalized alternatives, which (if followed) would result in a 20% reduction of kilometres travelled. The comparison of before and after strategy implementation highlights the implications of Cap and Save on a wide range of individual daily activities and, specifically, on personal car usage.

L’obiettivo di questo lavoro è esplorare il contributo delle attività quotidiane di viaggio dei modelli per le emissioni di carbonio, e per definire le misure per l’attuazione di una strategia comportamentale efficace per incoraggiare il volontariato cambiamenti comportamentali di viaggio. Questo lavoro propone un esame approfondito delle strategie più rilevanti poste in essere per raggiungere obiettivi sostenibili. In particolare, l’attenzione è rivolta alle strategie volte a cambiare il comportamento umano, discusso sia nei trasporti (strategie strutturali) e nei campi sociologiche e psicologiche (cognitivo-motivazionali strategie). Inoltre, le esperienze internazionali di programmi volontari di cambiamenti comportamentali di viaggio, contrariamente alle misure obbligatorie imposte (ad esempio, restrizioni ecc.), sono indagati. Infine, il lavoro descrive i risultati di un’indagine pilota tenutosi a Cagliari (Italia) per testare una strategia comportamentale chiamato Cap and Save. L’idea di base del programma Cap and Save è che i cambiamenti comportamentali volontari di viaggio sono più probabili quando gli individui sono in grado di riconoscere un profitto personale. Il Cap and Save unisce una serie di aspetti chiave delle strategie comportamentali descritti in letteratura (ad esempio diritti di utilizzazione negoziabili, nella programmazione degli itinerari personali ecc.): in primo luogo, gli individui sono liberi di modificare il loro comportamento, in secondo luogo, è previsto un processo cognitivo-motivazionale volto ad aumentare la consapevolezza dei comportamenti sostenibili. In terzo luogo, ogni individuo riceve un limite annuale delle emissioni (Cap) e di un incentivo monetario (Save) per ridurre le emissioni, il quarto, una serie di alternative personalizzate è su misura per l’individuo al fine di ridurre chilometraggio settimanale. Infine, il programma Cap and Save si basa su un’accurata analisi delle attività di viaggio prima e dopo l’intervento di policy. Il test iniziale del programma Cap and Save è stato condotto nel corso di un sondaggio di due settimane (luglio 2009-ottobre), che ha coinvolto un gruppo di studenti dell’Università di Cagliari (Italia). La prima settimana, gli studenti sono stati invitati a registrare le loro reali attività quotidiane di viaggio. La seconda settimana, è stato chiesto di ripetere l’indagine, questa volta si sono sfidati a mantenere un tetto settimanale di chilometri percorsi con un risparmio delle risorse corrispondenti (ambientali e monetarie). Ogni studente è stato dotato di una serie di alternative personalizzate, che (se seguite) porterebbe a una riduzione del 20% dei chilometri percorsi. Il confronto tra strategia di attuazione prima e dopo mette in evidenza le implicazioni del programma Cap and Save su una vasta gamma di singole attività quotidiane e, in particolare, sull’utilizzo delle auto privata.

Keywords:Behavioural strategy, Voluntary travel behaviour change programme, Cap and Save, Activity locator

Jel codes:Q56, R48, O18

Italo Meloni, Erika Spissu, The design of a strategy to encourage voluntary travel behaviour change: a cap and save programme in "ECONOMICS AND POLICY OF ENERGY AND THE ENVIRONMENT" 2/2012, pp 11-30, DOI: 10.3280/EFE2012-002002