Lettura del Macbeth

Titolo Rivista PARADIGMI
Autori/Curatori Giuseppe Di Giacomo
Anno di pubblicazione 2015 Fascicolo 2015/1 Lingua Italiano
Numero pagine 15 P. 111-125 Dimensione file 64 KB
DOI 10.3280/PARA2015-001008
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

A differenza dell’Amleto, che è la tragedia dell’inazione, il Macbeth è la tragedia dell’azione, anche se la sua dimensione tragica si rivela nella interiorizzazione dell’azione stessa. Quello che comunque accomuna le due tragedie sta nel fatto che entrambe iniziano con la presenza del sovrannaturale: lo Spettro del re nel caso dell’Amleto, e le Streghe nel caso del Macbeth. E se il sovrannaturale è qualcosa che travalica i limiti di quel logos che rende i nostri discorsi subordinati al principio di identità e di non-contraddizione, allora in queste tragedie a emergere è proprio la contraddizione e quella dimensione paradossale che, a ben vedere, è alla base del nostro stesso pensiero. L’altro tema dominante è quello del tempo lineare nel quale ha fatto irruzione il tempo circolare delle Streghe, togliendo a esso ogni possibilità di riscatto, cioè di senso. Quello che ne risulta è il tempo tragico moderno, dal quale è scomparso l’Essere, e la cui frammentarietà si presenta come una somma di "domani" senza senso, uno strisciare da un punto all’altro sino alla fine del tempo.;

Keywords:Action, Blood, Evil, Imaginary, Supernatural, Temporality (circular, linear, symbolic).

  1. Auden W. H. (2000). Lectures on Shakespeare, ed. Kirsch A. Princeton: Princeton University Press (trad. it.: Lezioni su Shakespeare. Milano: Adelphi, 2006).
  2. Bloom H. (1998). Shakespeare: The Invention of the Human. New York: Riverhead
  3. Books (trad. it.: Shakespeare. L’invenzione dell’uomo. Milano: Rizzoli, 2006).
  4. Bradley A. C. (1904). Shakespearean Tragedy. London: Macmillan, 1962 (trad. it.: La tragedia di Shakespeare. Storia, personaggi, analisi. Milano: Rizzoli, 2007).
  5. Frye N. (1967). Fools of Time. Studies in Shakespearean Tragedy. Toronto: University of Toronto Press (trad. it.: Tempo che opprime, tempo che redime. Riflessioni sul teatro di Shakespeare. Bologna: Il Mulino, 1986).
  6. Kott J. (1961). Szkice o szekspirze. Warszawa: Panstwowe Wydawnictwo Naukowe (trad. it.: Shakespeare nostro contemporaneo. Milano: Feltrinelli, 2006).
  7. Krippendorff E. (1992). Politik in Shakespeares Dramen. Historien, Römerdramen, Tragödien. Frankfurt am Main: Suhrkamp Verlag (trad. it.: Shakespeare politico. Drammi storici, drammi romani, tragedie. Roma: Fazi, 2005).
  8. Lombardo A. (2010). Lettura del Macbeth, a cura di Colombo R. Milano: Feltrinelli.
  9. McGinn C. (2006). Shakespeare’s Philosophy. Discovering the Meaning behind the Plays. New York: Harper-Collins (trad. it.: Shakespeare filosofo. Il significato nascosto nella sua opera. Roma: Fazi, 2008).
  10. Shakespeare W. (1998). Macbeth, trad. it. di Lombardo A., con testo a fronte. In: Le tragedie, a cura di Melchiori G. Milano: I Meridiani, Mondadori.
  11. Serpieri A. (1986). Macbeth: il tempo della paura. In: Retorica e immaginario. Parma: Pratiche: 193-266.
  12. Vittorini F. (2005). La soglia dell’invisibile. Percorsi del Macbeth: Shakespeare, Verdi, Welles. Roma: Carocci

Giuseppe Di Giacomo, Lettura del Macbeth in "PARADIGMI" 1/2015, pp 111-125, DOI: 10.3280/PARA2015-001008