Tornare all’ordine. Giustizia militare, pubblica sicurezza e repressione della criminalità nella Livorno alleata

Titolo Rivista ITALIA CONTEMPORANEA
Autori/Curatori Chiara Fantozzi
Anno di pubblicazione 2018 Fascicolo 2018/287 Lingua Italiano
Numero pagine 27 P. 104-130 Dimensione file 199 KB
DOI 10.3280/IC2018-287005
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Tra il 1944 e il 1947 Livorno fu la capitale logistica delle operazioni militari angloamericane nel teatro Mediterraneo. Ciò ebbe implicazioni importanti sulle condizioni dell’ordine pubblico, favorendo un ripopolamento incontrollato della città nonché lo sviluppo di reati come il furto, il mercato nero e la prostituzione clandestina. Le corti alleate con giurisdizione sui civili rimasero in carica per un periodo esteso (fino al 31 dicembre 1945). Forme di giustizia sommaria furono messe in atto dalle forze di pubblica sicurezza angloamericane. Allo stesso tempo, le guide politiche e le forze dell’ordine italiane favorirono il potenziamento di provvedimenti eccezionali di polizia. Tra i principali obiettivi delle autorità locali e angloamericane vi fu l’allontanamento degli indesiderabili - essenzialmente inoccupati, sospetti contrabbandieri e prostitute - con un agile ricorso al foglio di via. In definitiva, la punizione di certi reati comuni attraverso vie amministrative e giudiziarie divenne uno dei mezzi più importanti per la costruzione dell’identità democratica post-fascista.;

Keywords:Occupazione alleata, Corti alleate, Giustizia militare, Criminalità, Livorno, Transizione post-fascista

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Chiara Fantozzi, Tornare all’ordine. Giustizia militare, pubblica sicurezza e repressione della criminalità nella Livorno alleata in "ITALIA CONTEMPORANEA" 287/2018, pp 104-130, DOI: 10.3280/IC2018-287005