La formatività del Workshop all’interno della Scuola di Specializzazione della COIRAG

Titolo Rivista GRUPPI
Autori/Curatori Giuliana Tonoli, Claudia Guidi, Alice Mulasso
Anno di pubblicazione 2020 Fascicolo 2019/2 Lingua Italiano
Numero pagine 19 P. 117-135 Dimensione file 311 KB
DOI 10.3280/GRU2019-002013
Il DOI è il codice a barre della proprietà intellettuale: per saperne di più clicca qui

Qui sotto puoi vedere in anteprima la prima pagina di questo articolo.

Se questo articolo ti interessa, lo puoi acquistare (e scaricare in formato pdf) seguendo le facili indicazioni per acquistare il download credit. Acquista Download Credits per scaricare questo Articolo in formato PDF

Anteprima articolo

FrancoAngeli è membro della Publishers International Linking Association, Inc (PILA)associazione indipendente e non profit per facilitare (attraverso i servizi tecnologici implementati da CrossRef.org) l’accesso degli studiosi ai contenuti digitali nelle pubblicazioni professionali e scientifiche

L’articolo che segue è la prima di alcune riflessioni che hanno lo scopo di met-tere in evidenza la specificità degli elementi formativi che caratterizzano il Work-shop Nazionale della Scuola di Specializzazione in psicoterapia della COIRAG. Lo scritto ne va a rintracciare le origini storiche, a descrivere il format che lo ha caratterizzato fino al 2014, per poi soffermarsi sulle caratteristiche dell’attuale im-pianto, che prevede la compresenza nei differenti dispositivi di allievi appartenen-ti a tutte le sedi e a tutti e quattro gli anni della Scuola. Si mettono poi in evidenza gli elementi formativi distintivi del dispositivo, tra i quali l’eterogeneità nella composizione dei gruppi, il transito degli allievi in set differenti interconnessi fra loro, la residenzialità. Una parte dello scritto si sofferma poi sulla formatività del gruppo allargato così come viene proposto all’interno del Workshop. Questi tratti rappresentano elementi unici non assimilabili ad altri contesti. Ad essi si aggiun-gono elementi formativi attinenti alla continua manutenzione del dispositivo qua-li il lavoro sul contenitore e sulla conduzione a cura dello staff dei docenti. L’articolazione di setting differenti favorisce inoltre l’emergere di tematiche, fe-nomeni e dinamiche che riguardano il sociale e il culturale, permettendo così l’esplorazione di aspetti inerenti la cittadinanza (essere cittadini di una comunità di formazione, la COIRAG) e l’inconscio sociale. In questo scritto si è preso in esame il primo emergente che ha caratterizzato queste edizioni: la tecnologia.;

Keywords:Workshop, Formazione, Esperienzialità, Gruppi allargati, Sociale.

  1. Bauleo A. (1978). Ideologia, gruppo, famiglia. Milano: Feltrinelli.
  2. Bion R.W. (1961). Esperienze nei gruppi. Roma: Astrolabio, 1997.
  3. Biung-Chul Han (2015). Nello sciame. Visioni del digitale. Milano: Nottetempo.
  4. Bleger J. (1989). Psicoigiene e psicologia istituzionale. Molfetta: La Meridiana, 2011.
  5. Cantarella G., Corino U., Galletti A. e Ruvolo G. (1995). Un setting per lo scambio professionale. Gruppi e Istituzioni, X, 3-4: 118-131.
  6. Cianconi P. (2011). Addio ai confini del mondo, per orientarsi nel caos postmoderno. Milano: FrancoAngeli.
  7. Corino U. (1999). I Workshop Nazionali della Scuola di Psicoterapia COIRAG. Considerazioni sul primo ciclo. Gruppi, I, 2: 95-110.
  8. De Maré P., Piper R. e Thompson S. (1991). Koinonia. Dall’odio, attraverso il dialogo, alla cultura nel grande gruppo. Roma: EUR, 1996.
  9. Druetta V., Gonella R., Mignosi G., Profita G. e Ruvolo G. (2014). La formazione esperienziale degli psicoterapeuti attraverso la valutazione del Workshop residenziale COIRAG. Gruppi, XV, 3: 43-65. DOI: 10.3280/GRU2014-00300
  10. Foulkes S.H. (1948). Introduzione alla psicoterapia gruppoanalitica. Roma: EUR, 1991.
  11. Ghilardi A. (2003). Formarsi alla psicoterapia. In: Ronchi E. e Ghilardi A., a cura di, Professione psicoterapeuta. Il lavoro di gruppo nelle istituzioni. Milano: FrancoAngeli.
  12. Hopper E. (2003). Traumatic Experience in the Unconscious Life of Groups. The Fourth Basic Assumption: Incohesion: Aggregation/Massification or (ba) I:A/M. London: Jessica Kingsley.
  13. Hopper E. & Weinberg H. (2017). The Social Unconscious in the Persons, Groups, and Societies. Vol. 3: The Foundation Matrix Extended and Re-configured. London: Karnac.
  14. Jaques E. (1970). Lavoro, creatività e giustizia sociale. Torino: Boringhieri, 1978.
  15. Kaës R., Bleger J., Enriquez E., Fornari F., Fustier P., Roussillon R. e Vidal J.P. (1988). L’istituzione e le istituzioni. Milano: Raffaello Cortina, 1991.
  16. Pagliarani G. (1985). Il coraggio di Venere. Antimanuale di psico-socio-analisi della vita presente. Milano: Raffaello Cortina.
  17. Pichon-Rivière E. (1977). Il processo gruppale. Loreto: Lauretana, 1985.
  18. Profita G. e Ruvolo G. (2008). Pensare i dispositivi dei gruppi mediani e allargati. Gruppi, X, 2: 109-122.
  19. Profita G., Ruvolo G. e Lo Mauro V. (2007). Transiti psichici e culturali. Milano: Raffaello Cortina.
  20. Ronchi E. e Ghilardi A., a cura di (2003). Professione psicoterapeuta. Il lavoro di gruppo nelle istituzioni. Milano: FrancoAngeli.
  21. Turquet P. (1975). Minacce all’identità nel gruppo allargato. In: Kreeger L., a cura di, Il gruppo allargato. Roma: Armando, 1978.

Giuliana Tonoli, Claudia Guidi, Alice Mulasso, La formatività del Workshop all’interno della Scuola di Specializzazione della COIRAG in "GRUPPI" 2/2019, pp 117-135, DOI: 10.3280/GRU2019-002013