Come i soggetti umani si riconoscono reciprocamente? Quale la comprensione dell'altro, cosa accade quando ci troviamo di fronte all'espressione di un volto, ad un'emozione, ad uno sguardo vivente? Quale infine l'attenzione alla comunità?

L'empatia, secondo una filosofa significativa del secolo appena trascorso, Edith Stein, è il fondamento di tutti gli atti con cui viene colta la vita psichica altrui, ciò che consente al soggetto di comprendere la gioia e il dolore dell'altro come esperienza vissuta che a quello lo lega. Pertanto l'empatia permette ai soggetti umani di affermarsi come tali, soggetti appunto e non oggetti del mondo fisico, e di proseguire il cammino alle relazioni di amore e amicizia, offrendo altresì la capacità di superare il conflitto intersoggettivo.

Il Libro rappresenta un confronto su questo tema da parte di studiose e filosofe provenienti da itinerari diversi, partendo dalle ricerche in corso di ognuna, ma con il riconoscimento condiviso dell'urgenza oggi di evitare la cancellazione dell'altro e l'arroccamento in una identità autoreferenziale. Non solo, ma la seconda parte offre "esperienze vissute" di una pratica empatica in contesti diversi e il filo che accomuna tutti i saggi è la convinzione espressa già da Edith Stein che l'empatia caratterizzi in modo peculiare, se non esclusivo, l'aspetto femminile dell'essere umano.

Scritti di : Fabrizia Abbate; Angela Ales Bello; Francesca Brezzi; Maria Camilla Briganti; Annarosa Buttarelli; Luigia Di Pinto; Margarete Durst; Milena Gammaitoni; Federica Giardini; Luisa Muraro; Annamaria Pezzella; Giovanna Providenti; Maria Teresa Russo.

Francesca Brezzi è docente di Filosofia Morale presso l'Università degli studi di Roma TRE, Facoltà di Scienze della Formazione; è altresì Direttore del Dipartimento di Filosofia della Facoltà di Lettere dell'Università Roma TRE.