Cosmologia e filosofia nel pensiero di Giordano Bruno

Alfonso Ingegno

Cosmologia e filosofia nel pensiero di Giordano Bruno

Edizione a stampa

40,00

Pagine: 287

ISBN: 9788820442606

Edizione: 1a edizione 1978

Codice editore: 496.1.11

Disponibilità: Esaurito

L'autore ha inteso ricostruire la vicenda filosofica di Giordano Bruno a partire dal dibattito - sviluppatosi con ampiezza europea negli ultimi decenni del '500 - determinato da eccezionali fenomeni celesti (comparsa di comete, di stelle novae ecc.), fenomeni interpretati In modi diversi ma sempre come segno di radicali mutamenti politico religiosi spesso dotati di un significato escatologico - apocalittico.

In questo quadro, Bruno si presenta come colui che In modo originale ravvisa non In un evento fisico particolare ma nell'opera di Copernico l'autentico segno divino Inviato agli uomini e destinato a riaprire, con la nuova cosmologia, la via di accesso reale alla verità e alla giustizia sia sul piano filosofico che su quello politico-religioso. Bruno vede allora In se stesso l'autentico Interprete di Copernico e. oltre Copernico, della stessa volontà divina, colui che è chiamato a portare a compimento un processo voluto in ultima analisi dal fato e maturatosi nella crisi del presente. In questa prospettiva vengono analizzate la metafisica bruniana e il rinnovamento cosmologico che ne è alla radice; Il carattere radicale della riforma filosofica che quest'ultimo comportava mette in luce la messa In discussione globale dati' intera tradizione filosofica ma rende anche più comprensibili tutte le difficoltà che, data tale globalità, si presentano all'interno della speculazione bruniana, difficoltà che per numero ed importanza divengono elemento non secondario per operare una sua corretta comprensione storica.

La posizione aspramente critica del Bruno nei confronti della Riforma protestante si allarga così ad una discussione della verità dell'intero cristianesimo, visto come deformazione e fraintendimento degli antichi miti e dell'antica religione magica pagana, concepita come consapevolezza ormai smarrita della vera natura del divino e del suo rapporto con il cosmo.

Da questi elementi scaturisce il tentativo di definire storicamente la posizione del Bruno come elaborazione di una visione consapevolmente filosofica, rivendicata come tale nella sua autonomia, che si distacca tanto dalla tradizione aristotelica che da quella platonica - accomunate da un Identico, errato presupposto cosmologico che le condiziona alla radice - e si definisce soprattutto attraverso la sua polemica antireligiosa come volontà di ristabilire insieme le vie corrette di accesso alla conoscenza del divino e le condizioni prime della convivenza civile non meno che come capacità di interpretare, nel limiti Imposti all'uomo, le vicende cicliche della verità e della storia, imposte dal fato e decifrabili solo secondo le linee di una riflessione filosofica.

Alfonso Ingegno, nato nel 1942 nel Canton Ticino, ha studiato filosofia con E. Garin a Firenze, ove ha insegnato come professore incaricato di storia della filosofia. E' attualmente professore straordinario di Storia della filosofia italiana presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Urbino. E' autore, tra l'altro, di Filosofia e religione nel '500 italiano (Firenze 1977), Saggio sulla filosofia di Cardano (Firenze 1980). Ha tradotto e commentato l'autobiografia di Cardano: Della mia vita, Milano 1982.

• Prefazione
• Stelle e comete
• Copernico come segno divino
• Appendice: Bruno, Copernico e i moti della terra
• Per una interpretazione del "De la causa»
• Cosmologia e filosofia
• Dalla teologia negativa alla critica del cristianesimo. Il fato e l'astrologia
• Appendice: Bruno e Palingenio
• La visione filosofica del mondo
• Indice del nomi.


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