Quale l'impatto delle nuove tecnologie sulle culture dei paesi che non le producono, o le producono solo in parte? Perché all'accoglienza della cultura scientifica occidentale da parte dei paesi late comers, non corrisponde una altrettanto pronta accoglienza della cultura umanistica occidentale? Perché in questi paesi è sempre acuto il divario tra le due culture, che il boom tecnologico ha ancora più accentuato?

A questi quesiti cercano di dare una risposta filosofi, storici, sociologi ed antropologi intervenuti al seminario di studi che si è tenuto nell'Università di Cagliari il 3 e 4 maggio 1 984 ed i cui atti vengono ora raccolti in questo volume.

Proprio la diversità delle condizioni di sviluppo dei paesi dell'area mediterranea fruitori del moderno tecnologico, è alla base della difficile individuazione di una comune strategia della cooperazione verso la quale comunque si muovono le forze più interessate a far cessare ogni forma di dipendenza e di soggezione.

Laura Pisano, docente di storia del giornalismo e dell'informazione nell'Università di Cagliari, ha pubblicato numerosi studi sulla formazione dell'opinione pubblica in età contemporanea, tra cui i due volumi Stampa e società in Sardegna dall'Unità all'età giolittiana (Milano, Guanda 1977), e Stampa e società in Sardegna dalla grande guerra all'istituzione della Regione autonoma (Milano, Angeli 1986). Fa parte del comitato di redazione delle riviste "Peuples Méditerranéens - Mediterranean People" (Parigi), e "Archivio sardo del movimento operaio, contadino e autonomistico" (Cagliari).