Dialettica e speranza

Michele Bianco

Dialettica e speranza

Bloch interprete di Hegel

Il saggio si pone come un discorso intorno alla dialettica e alla necessità di una sua riappropriazione, in due pensatori che – se pure contrapposti sul carattere “dinamico” del pensiero – sono stati sostanzialmente uniti nel riconoscere l’indispensabilità del suo valore nell’orientarsi e cogliere il senso del reale: Hegel e Bloch.

Edizione a stampa

16,50

Pagine: 120

ISBN: 9788846490292

Edizione: 1a ristampa 2008, 1a edizione 2007

Codice editore: 495.194

Disponibilità: Discreta


Nel titolo e nell'oggetto discusso il libro è un testo essenzialmente filosofico: è il confronto parallelo tra due pensatori rigorosi, animati da un'esigenza profonda di sistematicità del reale. Continuando si potrebbe indirizzare l'analisi all'evidenza dei punti necessari in cui questo confronto mostra sostanziale affinità o divergenze teoriche al fine d'individuare quale tipo di concetto prende forma nell'uno e nell'altro rispetto al proprio orientamento e alla sua collocazione teorica definitiva. Ma questo approccio risulterebbe una sintetica e ripetitiva riformulazione di quanto più chiaramente appare da sé. E, se lo scopo di una quarta di copertina consiste principalmente nell'orientare il lettore a cogliere l'intera articolazione della discussione, allora qui appare l'eccezione di superare l'immediatezza del testo e "cercare" altrove. Più semplicemente: la filosofia qui non è l'oggetto che interessa, ma solo il mezzo o lo strumento per venire al centro di quest'oggetto.
La ricerca è sulla "crisi" del pensiero (oggi) o sul depotenziamento della forza costruttiva, da parte del soggetto pensante, della razionalizzazione del reale. Rispondere al perché di questa crisi, riconduce necessariamente a riconoscere il nerbo strutturale del pensiero; e questo nerbo è la dialettica. Quindi l'evidenza attuale riconosciuta come "crisi dei valori" altro non è che la crisi della dialettica o, diversamente, e, peggio, più irresponsabilmente, lo smarrimento dell'uso "critico" del potere della ragione.
Questo saggio, quindi, è essenzialmente un discorso intorno alla dialettica e alla necessità di una sua riappropriazione, costruito non in un percorso storiografico, ma mediante l'esemplificazione del suo uso interpretativo del reale, indagato con acribia filologica, in due pensatori che - se pure, per certi versi, contrapposti sul carattere "dinamico" del pensiero - sono stati sostanzialmente uniti nel riconoscere l'indispensabilità del suo valore nell'orientarsi e cogliere il senso del reale: Hegel e Bloch.

Michele Bianco plurilaureato, è docente al Master di Bioetica e Consulenza Filosofica nell'Università di Bari, presso le cattedre di Filosofia Morale e Etica Sociale. Studioso dello storicismo tedesco, ha approfondito i rapporti fra la teologia scolastica e le teologie e filosofie contemporanee. Redattore di "Sinestesie", rivista di studi sulle letterature e le arti europee in chiave comparatistica, è autore di saggi storici, teologici e letterari. In ambito strettamente filosofico ha pubblicato, tra gli altri, Letture filosofiche. Saggi su Hegel, Sohn-Rethel, Bonaventura e Agostino (Guida, Napoli 2004) e Religione e filosofia in Hegel (FrancoAngeli, Milano 2006).



Francesco Bellino, Prefazione
Introduzione
Rileggere Hegel
La nascita della dialettica
Il viaggio fenomenologico della coscienza
Marx e Hegel
Essere e dover essere ovvero il problema del futuro
Appendice - Il concetto hegeliano di soggetto-oggetto.

Contributi: Francesco Bellino

Collana: Filosofia

Argomenti: Fenomenologia - Filosofia morale - Filosofia delle religioni

Livello: Studi, ricerche

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