Il volume raccoglie gli interventi di qualificati esponenti della cultura che introducono alla conoscenza dei differenti aspetti del patrimonio culturale del Varesotto, una terra dove la bellezza e i valori non vengono ostentati, dove le ricchezze culturali non sono raccolte in un unico grande centro e non si offrono immediatamente agli occhi del turista, ma devono essere pazientemente ricercate in tante località, spesso sconosciute al grande pubblico. Il libro può essere letto come una sorta di guida alla cultura di questo territorio, ma è anche un esempio di stimolazione sia per una ricognizione a fini espositivi che per una discussione ed un approfondimento sul tema dei beni culturali.

Dall'insieme dei saggi emerge un concetto di bene culturale che diventa comprensivo del patrimonio della conoscenza scientifica e tecnologica. Gli scritti di Giuseppe Armocida, Salvatore Furia, Elio Gentili e Alfredo Carlo Lucia ci presentano un'attività scientifica che ha la capacità sia di riflettere sul suo passato che di indirizzarsi verso il presente e il futuro, con operazioni talvolta di grande rilevanza sociale e culturale.

Tramite la descrizione dell'attività di operatori e istituti che studiano, e insieme creano, la realtà culturale, il libro, infine, fornisce un esempio di quanto si elabora in Italia nel mondo degli studi e della ricerca.

Claudia Morando , direttore dell'Archivio di Stato di Varese. Laureata in lettere classiche con una tesi in archeologia orientale, ha successivamente conseguito il diploma di archivistica, paleografia e diplomatica. La lunga esperienza di lavoro come funzionario presso la Soprintendenza archivistica per la Lombardia ne fa una delle presenze più attive nelle attività di valorizzazione dei beni culturali dell'Italia del Nord. Ha elaborato e coordina il progetto Area virtuale per l'inventariazione e la digitalizzazione a colori di mappe del Catasto teresiano presso l'Archivio di Stato di Varese.