Urbanistica e qualità estetica

Alessandro Vignozzi

Urbanistica e qualità estetica

La lezione della Gran Bretagna

Edizione a stampa

29,00

Pagine: 272

ISBN: 9788820499440

Edizione: 2a ristampa 2013, 1a edizione 1997

Codice editore: 1862.44

Disponibilità: Discreta

In risposta a una domanda sociale sempre più esigente, la prassi e la riflessione dell'urbanistica stanno rivolgendo un'attenzione crescente al problema della qualità estetica dell'ambiente costruito.L'esperienza attuativa in questo campo ha però mostrato ordinariamente vistosi limiti di efficacia.

L'intenso dibattito sviluppatosi in proposito ha posto in luce due interrogativi cruciali:

* qual è in realtà il comportamento del mercato di fronte agli indirizzi della pianificazione?

* quali innovazioni e correttivi è opportuno introdurre nel nostro sistema al fine di accrescerne l'effettiva capacità di governo?

Questo libro prende in esame l'esperienza dell'aesthetic control in Gran Bretagna, fornendo dapprima una ricostruzione critica del dibattito che ha accompagnato l'evoluzione dei dispositivi istituzionali e amministrativi, successivamente un'analisi dettagliata della prassi corrente alle varie scale di pianificazione e intervento. Il confronto fra l'esperienza britannica e la realtà italiana si risolve in una serie di valutazioni sulle principali questioni tecnico-disciplinari, etico-sociali e operative.

Il testo propone una riflessione ad ampio spettro, offrendo un primo tentativo di coniugare approcci tradizionalmente separati, dall'analisi del comportamento dei vari attori alla critica dei procedimenti compositivi. Pur incentrandosi su un tema specifico, la trattazione chiama in causa anche tutti gli aspetti di altra natura che stanno a monte del risultato estetico, presentando spunti di vivo interesse per chiunque si occupi di urbanistica in senso lato.

Alessandro Vignozzi (Sesto Fiorentino, 1951), dottore di ricerca in Pianificazione territoriale e mercato immobiliare, è professore a contratto dei corsi di Teorie dell'urbanistica e Gestione urbana presso la Facoltà di Architettura di Firenze.Autore di testi didattici e di numerosi saggi sui temi della qualità estetica, concentra la sua attività professionale ed accademica sull'interfaccia tra la pianificazione e il progetto urbano.


Introduzione
1. Qualità ed estetica, piano e mercato
2. Eccezionalità storica dell'approccio quantitativo
3. Domanda di qualità e competizione interurbana
4. Piani paesistici e "nuova forma di piano"
5. Piano versus progetto
6. "Progetti del piano" vs "progetti nel piano"
7. Il terreno della ricerca
1. L'evoluzione dell'aesthetic control
1. Origini e primi sviluppi
1.1. La legge urbanistica del 1909 e il problema della conservazione
1.2. Dalla Royal Fine Art Commission agli advisory panels
1.3. Il Town and Country Planning Act del 1932 e l'esordio della design guidance
2. Dalla crisi dei valori estetici all'avvento della pianifcazione integrale
2.1 L'irruzione del movimento moderno: gusto e mercato
2.2. NeoGeorgian e tendenze reazionarie
2.3. Il rinnovamento del sistema II Town and Country Planning Act del 1947
2.4. I problemi del nuovo corso
3. Lo scontro sull'aesthetic control. Conservazione e partecipazione
3.1 "Oltraggio" e "contrattacco"
3.2. La crociata degli architetti
3.3. Incertezze operative e riscoperta del passato
3.4. Conservation areas e partecipazione collettiva
4. Dal Town and Country Planning Act del 197 1 al ridimensionamento del sistema di controllo
4.1. I problemi di uno sviluppo tumultuoso
4.2. Dagli standard alla guidance: i costi della qualità
4.3. Circular 22/80
4.4. Segnali di riscossa
5. Il Principe scende in campo
I discorsi
5.1. A Vision of Britain
5.2. Iniziative concrete
5.3. Community Architecture, ovvero il rapporto fra tecnici e società
5.4. Classicism, ovvero regole durevoli a tutela del patrimonio architettonico
5.5. Conservation, ovvero l'organizzazione delle procedure
6. Il dibattito recente
6.1. Antagonisti e deuteragonisti
6.2. Interessi confliggenti
6.3. I progressi dell'urban design
6.4. La resipiscenza del mercato
6.5. Istanze di rinnovamento
2. La prassi dell'aesthetic control: Bristol e Reading
1. Le procedure urbanistiche in Gran Bretagna
1.1. Ruolo e caratteri della concessione edilizia
1.2. Le forze in campo
1.3. L'iter di un intervento di iniziativa privata
1.4. Comportamenti dei diversi attori: il versante imprenditoriale
1.5. II versante del con-trollo
2. Due città
2.1. Aesthetic control a Bristol
2.2. Una città modello?
2.3. Aspetti problematici
2.4. Aesthetic control a Reading
2.5. I limiti delle amministrazioni minori
3. Casi emblematici a Bristol
3.1. L'isolato di Redcliff Back
3.2. I primi tre lotti: Portwall House, Bristol Bridge House, Bull Wharf- Sand Wharf- Spectrum
4. Casi emblematici a Reading
4.1. Barclays Bank - Clarendon House - 25-27 King 's Road
5. Tendenze in atto
5.1. "Design and tender"
5.2. Iniziativa pubblica e intervento privato
5.3. Esperienze di avanguardia
5.4. Ipotesi evolutive
5.5. Conclusioni
5.6. Contingenze ed invarianti
5.7. Due sistemi a confronto
5.8. L'ambito problematico
5.9. Aporie disciplinari
5.10. Questioni etico-sociali
5.11. Problemi organizzativi

Contributi:

Collana: Urbanistica

Argomenti: Urbanistica e pianificazione territoriale

Livello: Studi, ricerche

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