Il volume ripercorre le vicende legate all'origine e allo sviluppo della sezione elettrica dell'azienda municipalizzata di Brescia fino all'avvenuta nazionalizzazione del settore dei primi anni '60.
La ricerca si è avvalsa del ricco e ordinato archivio aziendale e di fonti provenienti da archivi locali e nazionali, che hanno permesso una puntuale ricostruzione dei molteplici aspetti attinenti la gestione dell'azienda e i suoi legami con le vicende economiche, politiche e sociali della città.
Il periodo considerato copre pressoché interamente i decenni che videro l'affermarsi della nuova fonte energetica e la sua diffusione nell'area urbana, accompagnata dal consolidarsi del controllo della produzione e della distribuzione esercitato nella provincia dalla Società Elettrica Bresciana.
In queste particolari condizioni, ossia di impresa pubblica operante in un mercato contraddistinto dall'assenza di libera concorrenza e di sostanziale dominio del maggior gruppo elettrico nazionale - la Edison - si è rilevato come la continua ricerca dell'autonomia produttiva e finanziaria abbia rappresentato, per la 'proprietà' e per la direzione aziendale, uno dei fattori distintivi dell'azienda pubblica, tanto da influenzare lo sviluppo nazionale del settore elettrico, grazie all'azione svolta all'interno delle associazioni di categoria.
Inoltre si evidenzia come la modernizzazione della città abbia ricevuto un contributo decisivo dalla presenza dell'impresa municipale: sia per l'apporto consistente alle finanze municipali, che come strumento indispensabile nel dotare la città delle infrastrutture necessarie alla sua espansione.
Valerio Varini , dottore di ricerca in Storia economica e Sociale, è attualmente assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Storia della società e delle istituzioni dell'Università di Milano. Si è occupato prevalentemente di questioni legate all'industrializzazione italiana tra XIX e XX secolo e di finanza municipale.