Politiche

Pier Luigi Crosta

Politiche

Quale conoscenza per l'azione territoriale

Edizione a stampa

18,50

Pagine: 112

ISBN: 9788846406019

Edizione: 1a edizione 1998

Codice editore: 1588.13

Disponibilità: Esaurito

Cosa crediamo sia utile sapere per adattare efficacemente l'ambiente che ci circonda alle nostre preferenze di vita, dipende dall'idea che ci facciamo del processo necessario per arrivarci, e da come ci pensiamo dentro a tale processo. Cioè, dipende da cosa sappiamo - da cosa decidiamo di sapere già, e da quanto siamo disponibili ad imparare in corso d'opera - del processo di politiche. In questo senso, porci l'interrogativo "quale conoscenza per l'azione?", equivale a progettare l'azione, assai più che non cercare di determinare quali sono i fabbisogni di conoscenze per un tipo di azione da considerare come dato per scontato. Che l'agire di politiche sia plurale, almeno nel senso che nulla sia realizzabile da chiunque senza il concorso di altri, attraverso continui processi d'interazione, ci azzardiamo ormai a darlo per acquisito. Ma chi siamo noi, chi siano gli altri (come definirli, e in quali circostanze?), cosa pensiamo sia messo in gioco dall'interazione (gli obbiettivi? i mezzi? le regole per trattare gli uni e gli altri? le preferenze? le identità degli attori?), e che tipo di esito (fino a che punto intenzionale?) possiamo attenderci dall'interazione, tutto questo sta a noi deciderlo. Alcune assunzioni ci possono sembrare più realistiche di altre: sono quelle di senso comune. Ma possiamo sempre pretendere di innovare, attivando nuovi contesti di senso. In parte, è questione di strategia, in parte no: le politiche costituiscono, in definitiva, il tentativo di far fronte alle sorprese dell'interazione sociale.

I testi qui raccolti vengono presentati dall'autore come il tentativo di rendere conto di una serie di riflessioni che intendono esplorare le potenzialità e i limiti di questo modo di ragionare sul far politiche e sul pianificare, che possa risultare di una qualche utilità per chi è interessato all'intervento sulla città e il territorio.

Pier Luigi Crosta insegna Politiche urbane e territoriali nel Corso di laurea in Pianificazione territoriale, urbanistica ed ambientale dell'Istituto Universitario di Architettura di Venezia. È coordinatore del Dottorato di ricerca in Politiche pubbliche del territorio, attivato dal Dipartimento di Analisi economica e sociale del territorio, dell'Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Ha raccolto altri suoi scritti sulla pianificazione in La politica del piano (FrancoAngeli, 1990 e 1995).

Il nesso conoscenza/azione, e la costruzione delle politiche territoriali
Conoscenza e interazione di piano: conoscenze di chi, per l'azione di chi?
* Definizioni come costrutti strategici;
* Costrutti strategici disciplinari e professionali, e orientamento pratico;
* Rilevanza della conoscenza dell'azione (e) per l'azione;
* Quale conoscenza del processo di pianificazione: e conoscenza di chi, e per chi?;
* Il processo di piano come processo interattivo (e) di apprendimento. Quale conoscenza interattiva?;
* La conoscenza interattiva come conoscenza altra. La concezione forte dell'interattività del piano;
* Il processo di piano come prodotto eventuale dell'interazione. La conoscenza interattiva come condizione del farsi (eventuale) degli attori, soggetto di azione congiunta;
* Rivisitando la questione della conoscenza dell'azione, per l'azione;
* Deprofessionalizzare l'orientamento pratico dello studio del processo di piano
La settorialità degli approcci alla pianificazione, e la questione della interdisciplinarità
* I termini della questione: settorialità, interdisciplinarità, coordinamento;
* Quando la settorialità "fa problema". L'approccio "panoramico" alla pianificazione;
* La settorialità e il suo fondamento. L'interdipendenza;
* L'analisi funzionalista dell'interdipendenza;
* I limiti del funzionalismo. Dall'interdipendenza delle attività all'interazione degli attori;
* L'approccio interazionista alla pianificazione;
* Conoscenza e azione. La conoscenza interattiva;
* Conoscenze per il piano. Quale integrazione?
Istituzionalizzare l'interazione sociale? Il difficile rapporto tra pratiche professionali e non, nella pianificazione
* La pianificazione come insieme di pratiche professionali e non, di connessione tra forme di conoscenza e di azione;
* Quali interconnessioni tra le pratiche di pianificazione, professionali e non?;
* Forme di conoscenza per l'azione: in quali combinazioni farne Uso?;
* Le implicazioni dell'antitesi tra conoscenza professionale e interazione sociale: deprofessionalizzare il processo di piano?;
* Quali contributi "professionali" ad una teoria "non professionale" della pratica?
Conoscenza e senso comune, consenso e bene comune, e le pratiche di trasformazione della città
* L'urbanistica come pratica;
* Interazione di piano e produzione di senso;
* Strategie di formazione del consenso e costruzione del bene comune;
* Quali strategie "altre", per la costruzione dei beni comuni?
Politiche. Vicende disciplinari e percorsi intellettuali
* L'istituzionalizzazione (universitaria) di "Politiche urbane e territoriali". Stiamo forse diventando quello che studiamo?;
* Istituzionalizzazione e professionalizzazione. Il modello professionale dell'orientamento pratico;
* Il processo di politiche, come processo interattivo;
* Le politiche come pratiche di "beni comuni";
* Le politiche come "dispositivi";
* Lavori in corso

Contributi:

Collana: Strumenti urbanistici

Argomenti: Politiche urbane e territoriali

Livello: Textbook, strumenti didattici

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