Il panorama delle città italiane sta cambiando, radicalmente e in fretta, da tanti punti di vista, anche in campo religioso. Non si tratta solo del vistoso aumento della compagine musulmana, ormai estremamente visibile sia nel concreto che sul piano dell'immaginario diffuso, ma anche dell'incremento delle religioni di derivazione orientale, del successo della "new age", del proliferare delle sette: senza dimenticare poi il rinnovato protagonismo di altre fedi presenti da secoli nel nostro paese, da quella ebraica a quella valdese.
È la città il luogo primario dell'incontro e della convivenza, lo spazio nel quale le identità si ricostruiscono, interagiscono tra di loro e interloquiscono con i simboli e i gesti, con le pratiche di comprensione e di incomprensione reciproca, con i richiami alle rispettive storie e tradizioni, con l'affermazione di ipotesi di cittadinanza che implicano opportunità umane, sociali, relazionali, oltre che culturali e religiose e ,infine, urbanistiche.
I testi che qui presentiamo, che sono l'esito finale del quinto degli "incontri cristiano-musulmani" di Modena (dal titolo Vivere la città: dalle identità separate alla comunità plurale , novembre 1999), costituiscono un'articolata riflessione su questi temi da parte di alcuni dei principali osservatori e protagonisti italiani ed europei di questo processo. Uno strumento per capire cosa sta succedendo nelle città europee a seguito di questa nuova presenza religiosa, per analizzare gli sviluppi e per decifrarne le conseguenze.