L'Italia appare in forte ritardo rispetto ai suoi partner e concorrenti europei sul piano della competitività. Tutti i rapporti stilati dai più autorevoli organismi internazionali, che elaborano classifiche sulla competitività, fotografano la situazione italiana in grave difficoltà anche nei confronti di Paesi da poco entrati a far parte della UE. Le principali cause sono note: Pubblica Amministrazione non proprio efficiente, infrastrutture scarse ed inadeguate, normative sul lavoro troppo rigide, imprese prevalentemente di piccole dimensioni. A ciò va aggiunta - ed è la cosa più allarmante - la perdita di terreno del nostro Paese per quanto attiene alla capacità di innovazione, come si evince da alcuni indicatori sensibili quali, ad esempio, la spesa in ricerca e sviluppo delle imprese, la mancanza di soluzioni tecnologicamente avanzate di alcuni problemi, il numero di brevetti internazionali.
È evidente che il dato medio nazionale rappresenta un distillato di situazioni interne molto differenziate: non tutte le zone del Paese sono, infatti, competitivamente deboli ma, in taluni casi, vi sono situazioni di eccellenza.
Questa ricerca si pone come obiettivo quello di fornire, mediante opportune chiavi di lettura quantitative, gli elementi necessari per comprendere e valutare i cambiamenti che stanno avvenendo, a livello territoriale, sotto la spinta della globalizzazione produttiva; soltanto attraverso adeguate politiche di sviluppo e di promozione del territorio sarà possibile essere al passo con i tempi, sostituendo, cioè, ai classici modelli distrettuali, così importanti nel passato anche recente per la nostra crescita economica, nuove realtà territoriali più complesse, ma più competitive: le Tecnopoli.

Enrico Del Colle è professore ordinario di Statistica Economica presso l'Università degli Studi di Teramo. Tra i volumi pubblicati con la FrancoAngeli è autore di La pensione flessibile (2002) ed ha curato Economia e Statistica per il territorio (2000), Lo "stato di salute" dei comuni (2002) e Mercato del lavoro e Stato sociale in Italia (2004).