Sulla base di nuove e Importanti fonti, precedentemente sconosciute e in parte pubblicate in appendice, il libro affronta i problemi del radicalismo antitrinitario nell'Europa del '500, con particolare riferimento alla Polonia, alla Moravia e alla Transilvania, sedi privilegiate dell'emigrazione ereticale dall'Italia e dalla Svizzera. L'emergere di un maturo e coerente unitarismo, le discussioni non solo teologiche, ma anche politiche e sociali. le aspre polemiche con i massimi rappresentanti dell'ortodossia calvinista, il difficile confronto con I gruppi anabattisti, le straordinarie proposte religiose e le ardite aperture intellettuali, le aggregazioni e le fratture nell'ambito del complesso mondo ereticale dell'Europa orientale nella seconda metà del secolo sono al centro della ricerca. Attraverso l'analisi di una vastissima produzione di scritti, trattati, opuscoli, In massima parte inediti. e lo studio di personaggi di grande rilievo quali Szymon Budny, Johann Sommer, Ferene David, Iacopo Paleologo e gli esuli Italiani Niccolò Paruta, Giorgio Biandrata, Fausto Sozzini, il volume ricostruisce e tenta una sintesi di alcune delle linee più mosse e inquietanti del radicalismo religioso e teologico nel]' età della Riforma e delle grandi fratture confessionali.

Massimo Firpo è nato nel 1946 e insegna Storia dell'età della Riforma e della Controriforma presso l'università di Torino. Oltre a numerosi saggi e articoli apparsi in varie riviste, ha pubblicato Pietro Bizzarri, esule italiano del Cinquecento (Torino 1971); Il problema della tolleranza religiosa nell'età moderna. Dalla Riforma protestante a Locke (Torino 1978); Il processo inquisitoriale del cardinal Giovanni Morone, vol. I (Roma 1981).