Razionalizzare il tempo della città di Roma non può essere soltanto un'operazione di buon governo e non può scaturire solo da un'analisi funzionale della città. Può darsi solo dopo aver compiuto un'interpretazione della cultura della città e dopo aver colto il senso profondo della "vita romana" e la qualità della sua struttura urbanistica e sociale: ciò significa operare perché tale qualità si ricomponga facendo riemergere un'identità collettiva fondata sulle sue specificità territoriali. In questa ricerca - realizzata nell'ambito dell'attività del Comitato tecnico-scientifico per l'elaborazione del Piano dei Tempi ed Orari di Roma - l'uso del tempo viene posto in relazione allo spazio e alle condizioni soggettive dei cittadini e viene altresì riferito alla capacità di gestione e autonomia nella prospettiva della complessiva qualità della vita di ciascuno. Si è inteso, cioè, svolgere un'analisi localizzata del tempo, in cui Roma non appare come un riferimento implicito, ma come elemento fondamentale e costitutivo delle relazioni e concezioni temporali dei cittadini.

Nell'analisi dell'uso del tempo si è cercato di comprendere come le diverse attività svolte possano avere un carattere di obbligarietà quotidiana o, piuttosto, rientrino nella gratuità e nella libera scelta della persona e contemporaneamente come le stesse attività siano vincolate da orari o invece possano svolgersi in qualsiasi momento della giornata. Si è individuato così un percorso temporale nella vita quotidiana, che va dalla maggiore alla minore costrizione, o se si vuole un vettore di libertà la cui intensità è determinata dall'incidenza che le diverse attività obbligatorie e non, eterodirette e autodirette hanno nel bilancio tempo della persona.

L'attenzione si è concentrata sui residenti, e tra questi su alcuni gruppi sociali che maggiormente subiscono i condizionamenti della temporalità metropolitana. A ragione della centralità a Roma delle funzioni amministrative, la ricerca ha affrontato, inoltre, i tempi di uso e gestione dei servizi e delle Amministrazioni Pubbliche.

Francesco Paolo Cerase è docente di Sociologia economica all'Università di Napoli "Federico II".

Marta Lepore è docente di Ricerca ed Elaborazione Dati all'Università di Roma "La Sapienza" e di Statistica Sociale alla Lumsa di Roma.

Fiammetta Mignella Calvosa è docente di Sociologia Urbana e Rurale all'Università di Roma "La Sapienza" e di Sociologia alla Lumsa di Roma.