L'ebreo Fred Wander, straniero in patria

Alessandro Roveri

L'ebreo Fred Wander, straniero in patria

Le principali tappe della vita dello scrittore Fred Wander, spentosi nel 2006 a 89 anni, di cui Einaudi ha pubblicato le memorie di Auschwitz (Il settimo pozzo). Il libro, sulla base di inedite carte vaticane, ricostruisce gli ultimi anni della Repubblica austriaca fino all’Anschluss nazista, che Wander visse con estrema angoscia. Sopravvissuto ad Auschwitz, fece ritorno a Vienna, dove, spinto dall’amore per una comunista austriaca, finì per accettare un lavoro nella Germania comunista, andando incontro alla delusione del regime totalitario.

Edizione a stampa

18,50

Pagine: 112

ISBN: 9788856810394

Edizione: 1a edizione 2009

Codice editore: 1501.109

Disponibilità: Discreta

Pagine: 112

ISBN: 9788856818123

Edizione:1a edizione 2009

Codice editore: 1501.109

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

Il 10 luglio 2006 si è spento all'età di 89 anni a Vienna lo scrittore ebreo Fred Wander, del quale Einaudi ha pubblicato le memorie di Auschwitz (Il settimo pozzo).
La sua famiglia proveniva dalla Galizia austriaca, nella quale il padre ucraino l'aveva trasferita per sottrarla ai pogrom zaristi. Il vero nome del futuro Wander era quello di Fritz Rosenblatt.
La scelta del cognome Wander non fu casuale: in tedesco Wanderer è il viandante, e questa immagine corrispondeva all'animo profondo dello scrittore. Wander visse nell'angoscia gli ultimi anni della Repubblica austriaca, in questo libro ricostruiti fino all'Anschluss nazista sulla base di inedite carte vaticane. Dopo l'Anschluss Wander si mise in salvo fuggendo in Francia, dove però cadde nelle mani dei nazisti. Deportato ad Auschwitz, si salvò dallo sterminio e poté tornare a Vienna. Sospinto dall'amore per Maxie, una comunista austriaca, Wander finì per accettare l'occasione di lavoro che gli venne offerta nella Germania comunista, il cui regime finì per disgustarlo. Dopo la morte di Maxie, avvenuta nel piccolo villaggio di Kleinmachnow (sobborgo di Berlino), nel 1983 Wander tornò nella sua Vienna, riconciliato con la patria, che gli ha conferito i più prestigiosi Premi letterari austriaci. Oggi egli riposa accanto alla sua Maxie nel piccolo cimitero di Kleinmachnow.

Alessandro Roveri ha insegnato all'Università di Ferrara Storia moderna e Storia contemporanea dal 1973 al 1995. Tra le sue opere ricordiamo qui inoltre: Camillo Benso di Cavour. Società, Stato e Chiesa. Antologia di scritti e discorsi (La Nuova Italia, 1973); Le origini del fascismo a Ferrara (Feltrinelli, 1974); La Santa sede tra Rivoluzione francese e Restaurazione. Il cardinale Consalvi 1813-1815 (La Nuova Italia, 1974); Le cause del fascismo (il Mulino, 1985); Da Versailles a Hitler (Mondadori, 1991); Mussolini (Mondadori, 1994); Il socialismo tradito. La sinistra italiana negli anni della guerra fredda (La Nuova Italia, 1995); Sgarbi con truffa (Kaos Edizioni, 1997); Giorgio Bassani e l'antifascismo (1936-1943) (2G Editrice, 2002); Richelieu (Guida, 2003); Quilici, Balbo e le leggi razziali (Este Edition, 2006).



Wander straniero in patria
Fritz Rosenblatt nella Francia del 1938-1942 e nella deportazione
Dopo Buchenwald, di nuovo a Vienna, nella terra dell'odio
Dall'Austria alla Germania orientale
Il definitivo ritorno a Vienna. Albert Nirenstein e Marcel Reich-Ranicki. Il passato che non deve passare
Appendice.

Collana: La società moderna e contemporanea

Argomenti: Storia politica e diplomatica

Livello: Studi, ricerche

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