La difficile transizione verso una società postfordista apre scenari che pongono le premesse per una nuova stagione di studi sindacali. Questo volume, frutto di un lavoro collettivo di ricerca diretto da Adolfo Pepe e Franco Della Peruta, intende offrire un contributo significativo in questa direzione. Il paradigma del federalismo, già al centro del dibattito politologico, viene spostato all'interno del linguaggio sindacale.
I saggi raccolti ricostruiscono le vicende delle più importanti federazioni sindacali in età liberale e forniscono elementi utili a definire i modelli che hanno attraversato la storia sindacale otto-novecentesca. Vengono così presi in esame i vetrai, l'arte bianca, i tipografi, gli edili come esempio di sindacalismo di mestiere; i ferrovieri e i lavoratori del mare e i postelegrafonici nel settore dei servizi; i maestri di scuola, i bancari e gli impiegati privati per il ceto medio; le lavoratrici tessili, come caso emblematico della sindacalizzazione di genere. Tra tutti emerge con grande forza il ruolo centrale esercitato dai lavoratori della terra.
Si evidenzia così come, nei primi decenni di questo secolo, il sindacato abbia compiuto un passo avanti decisivo nello sviluppo della rappresentanza e del controllo sindacale, nonché nella difficile e complessa costruzione dello stato sociale. Nel divenire e articolarsi del sistema sindacale può dunque essere riletto un ampio spaccato della storia contemporanea.
Franco Della Peruta è professore di Storia del Risorgimento presso l'Università degli studi di Milano.
Simone Misiani è dottore di ricerca, attualmente collabora con la cattedra di Storia del Movimento sindacale dell'Università degli studi di Teramo.
Adolfo Pepe , professore di Storia dei partiti e movimenti politici nell'Università degli studi di Teramo, è segretario generale della Fondazione Giuseppe Di Vittorio di Roma.