Sempre più pervasiva appare, nella sua drammatica urgenza, la domanda sul "chi siamo?". I mutamenti epocali all'interno dei quali siamo immersi sembrano, infatti, rendere estremamente problematica la nostra identità. Informatizzazione, realtà virtuale, "globalizzazione" stanno ridefinendo i soggetti del post-moderno in modi che mettono radicalmente in crisi le tradizionali semantiche disciplinari. Con la caduta delle "grandi narrazioni", il sapere, cioè, sembra destinato a certificare (esaltandosi o deprimendosi) più che spiegare/interpretare la dissoluzione dell'identità del soggetto nato dal Moderno.
Orbene, combinando originalmente riflessione e indagine critica, il saggio intende ricostruire il processo di costruzione di quel Soggetto di cui oggi si celebra la fine, alla luce della seguente domanda: quanto è rilevante il rapporto con le figure parentali primarie nella costruzione dell'identità e delle interpretazioni del mondo che costruiamo nel corso della nostra biografia?
Le conversioni realizzate di Agostino e Lutero, quelle mancate di Rousseau, da questo punto di vista, non si configurano soltanto come momenti cruciali di percorsi biografici, ma anche come le "stazioni" del processo di costituzione/dissoluzione del Moderno.