Manifesto per una giustizia minorile mite

Franco Occhiogrosso

Manifesto per una giustizia minorile mite

Come clamorosi casi di cronaca periodicamente ci rammentano, il giudice minorile agisce su una materia fragile e delicata (non solo i bambini, ma anche gli affetti). Occorre pertanto un nuovo giudice, che sappia cogliere e interpretare i cambiamenti della struttura famigliare e la complessità del tessuto sociale. Questo libro, con brillante nitidezza, delinea i contorni di un diritto minorile meno intransigente e più mite.

Printed Edition

23.00

Pages: 192

ISBN: 9788856810042

Edition: 1a ristampa 2010, 1a edizione 2009

Publisher code: 98.1.5

Availability: Discreta

Pages: 192

ISBN: 9788856818338

Edizione:1a edizione 2009

Publisher code: 98.1.5

Can print: No

Can Copy: No

Can annotate:

Format: PDF con DRM for Digital Editions

Info about e-books

"Eravamo abituati ad un diritto minorile che si occupava di allontanamenti, decadenze di potestà, stato di abbandono, imputabilità, immaturità. In questo volume si prendono in esame altri elementi qualificanti: giustizia di prossimità, ricerca e costruzione del consenso, mediazione, attenzione ai bisogni, integrazione dei servizi, tutore volontario, continuità e stabilità degli affetti e, soprattutto, adozione mite. Alla base di quest'ultima importante novità proposta dal Tribunale per i minorenni di Bari c'è il tentativo di rendere l'accoglienza famigliare meno dolorosa e drammatica, evitando angoscianti tagli con il passato e tutelando l'identità del minore.
Ma l'adozione mite è anche un pretesto per sviluppare un discorso più ampio ed articolato sul reale e supremo interesse del minore, a partire dalla Convenzione Onu sui diritti del fanciullo del 1989. Questo libro, oltre a sistematizzare una corrente della giurisprudenza minorile già praticata nei tribunali italiani, è anche un'occasione per affrontare il problema dei cambiamenti della struttura famigliare, della complessità del tessuto sociale e della necessità di un nuovo giudice, che sappia cogliere e interpretare questi cambiamenti.
Dopo il "caso Serena", qui analizzato come esempio paradigmatico, che ha mostrato i limiti di una giustizia minorile troppo legata alle norme e poco alla realtà degli affetti, si rendeva necessaria una ridefinizione dei confini e delle scelte della giurisdizione minorile.
"La giurisprudenza deve obbedire alla legge e alla realtà", scrive l'Autore citando Zagrebelsky; da qui la necessità di un relativismo che bisogna sempre tener presente se è vero che nell'affidamento famigliare, nato per garantire la temporaneità dell'accoglienza famigliare, solo il 40% dei minori affidati è tornato a casa nella famiglia d'origine.
Questo relativismo, però, non significa anomia ed arbitrio. Tutt'altro. Perché giudici, avvocati e servizi sono costretti ad un serrato confronto sulle prassi.
Del resto, come immaginare - e soprattutto proporre - una giustizia minorile che non sia mite? Il giudice minorile agisce su una materia fragile e delicata: non solo i bambini, ma anche gli affetti. La mitezza - pertanto - è necessaria, direi indispensabile.
Questo libro, con brillante nitidezza, ne delinea i contorni. " Saverio Abbruzzese

Franco Occhiogrosso è presidente del Centro nazionale di documentazione e analisi per l'infanzia. Giudice minorile dal 1967, è stato procuratore della Repubblica e presidente del Tribunale per i minorenni a Bari. Direttore scientifico di "Mediares" e condirettore di "Minorigiustizia", per due volte presidente dell'Associazione italiana dei magistrati per i minorenni e per la famiglia del cui Direttivo è ora componente, è attualmente presidente del Tribunale di Sorveglianza di Bari. Ha curato vari articoli e pubblicazioni tra cui, per i nostri tipi, Ragazzi della Mafia, 1993.



Prefazione. Un programma per una giustizia mite
Parte I. La giustizia minorile dal "caso Serena" all'adozione mite
Premessa. Il tempo della riflessione
(Alla ricerca delle ragioni dell'adozione mite; Il cuore del problema: l'attuale rigido sistema normativo delle relazioni familiari)
Il caso Serena ed il significato socio-culturale della L. 184/1983
(Il caso Serena; Il caso Serena tra illegalità e continuità degli affetti; Il significato socio-culturale della legge sull'adozione)
L'adozione mite ed il periodo dell'incubazione
(Dopo il "caso Serena"; Prima dell'adozione mite: due quesiti preliminari)
I cinque anni dell'adozione mite
(La complessità del procedimento: la fase della prassi e quella del progetto culturale; La fase del primo biennio: l'istituzione del servizio; Qualche considerazione in relazione al primo biennio; La fase del triennio seguente: il progetto culturale)
Adozione aperta, adozione mite ed altre esperienze
(La necessità di un confronto; L'adozione aperta negli altri Paesi; L'adozione delle coppie omosessuali e dei singoli; L'adozione aperta in Italia; L'adozione mite)
Parte II. Le nuove prospettive
Premessa. Principi ed orientamenti
(Verso percorsi duttili ed elastici; I principi da affermare per le relazioni familiari: un cammino già iniziato)
Il fondamento culturale del diritto minorile mite e la riforma costituzionale
(Due punti fermi finora trascurati; Il fondamento del diritto minorile mite; La riforma del Titolo V della Costituzione ed il lento emergere di un nuovo diritto minorile)
I nuovi traguardi
(I punti nevralgici; La violenza istituzionale e la cultura dell'allontanamento; Il diritto del minore alla continuità degli affetti; Per una corretta disciplina degli allontanamenti disposti dai servizi sociali; La rivisitazione dell'adozione e dell'affidamento familiare)
La cultura mite nelle relazioni familiari internazionali
(Soggiorni solidaristici, affidamenti familiari internazionali, adozioni semplici internazionali; I soggiorni solidaristici; L'affidamento familiare internazionale; L'adozione internazionale non legittimante)
Una proposta per il futuro: coniugare mitezza giurisdizionale e meditazione
(La prospettazione di un nuovo disegno normativo delle relazioni familiari; Il percorso per la sua realizzazione; Quale giudice nuovo; La necessità di una legge sulla mediazione)
Le ragioni per una giustizia minorile mite. Conclusioni
(Il rigido disegno delle relazioni familiari introdotto dalla L. 184/1983; Il suo graduale evolversi negli anni successivi; I fondamenti per affermare nuovi valori; La continuità degli affetti; Le relazioni internazionali; Le prospettive per il futuro)
Riferimenti bibliografici.

Serie: Puer

Subjects: Law, Justice - Childhood, Adolescence - Legal Sociology and Deviance

Level: Non-fiction - Books for Teachers, Social and Health Workers - Books for Professionals

You could also be interested in