Anche in Italia, come negli altri paesi ad elevato sviluppo, l'evoluzione dei sistemi urbani si è prodotta, specie a partire dagli anni '70, in forme radicalmente diverse da quelle del passato e, in particolare, ha manifestato la tendenza a generare modalità di insediamento diffuso, in aree sempre più distanti dai centri storici delle città principali.

Nel Nord del paese, inoltre, ai processi di "irradiazione" della popolazione a partire dai grandi poli urbani si sono sovrapposti processi di consolidamento di zone caratterizzate da un'economia di distretto industriale e da una urbanizzazione già originariamente policentrica, appoggiata ad una fitta rete di nuclei insediativi di dimensioni medie e piccole. La saldatura di questi fenomeni ha prodotto una struttura urbana di grande complessità, caratterizzata, tuttavia, dall'assenza di interventi efficaci di regolazione delle dinamiche territoriali e da una rete infrastrutturale insufficiente, specie per quanto concerne i mezzi di trasporto pubblico.

In questo lavoro, oltre ad analizzare le principali tesi espresse nel dibattito sull'urbanesimo italiano, si ricostruiscono le fasi fondamentali di sviluppo dei sistemi urbani nell'Italia settentrionale, mettendone in luce soprattutto le tendenze più recenti. Esse evidenziano, da un lato, sintomi di nuova attrattività delle città centrali e, dall'altro lato, perduranti spinte alla diffusione, accompagnate da una sempre più estesa mobilità giornaliera della popolazione e da un'accentuata dipendenza dall'uso dell'automobile. Vengono inoltre presi in esame specifici fattori che influiscono sull'evoluzione dei sistemi territoriali: dai trasporti alle dinamiche del settore immobiliare, dal commercio alle strutture per il tempo libero, agli insediamenti delle attività ad alto contenuto tecnologico. Infine, si cerca di costruire un possibile scenario degli assetti territoriali nel prossimo futuro, definendo criteri per la ricerca di modalità di crescita sostenibile e in grado di migliorare, in forma incrementale, la qualità della vita.

Luca Davico , ricercatore, e Alfredo Mela , professore straordinario, insegnano Sociologia urbana e Sociologia dell'ambiente presso la Facoltà di Architettura 2 del Politecnico di Torino. Insieme hanno pubblicato Sociologia e Progettazione del Territorio , Carocci, Roma, 2000 (con M.C. Belloni) e La città una e molte. Torino e le sue dimensioni spaziali , Liguori, Napoli, 2000 (con L. Conforti).

Luisa Debernardi è dottoranda in Pianificazione territoriale e sviluppo locale presso il Politecnico di Torino. Con Davico ed altri ha pubblicato La mappa del mutamento. 2001 Secondo rapporto annuale sulla Grande Torino , Guerini, Milano, 2001.

Giorgio Preto , professore associato, è titolare di un Laboratorio di progettazione urbanistica presso la Facoltà di Architettura 2 del Politecnico di Torino. Collabora attivamente (con Mela, Davico ed altri) alla collana Appunti di Politica Territoriale , Celid, Torino.