Il crollo dei regimi comunisti nei paesi dell'Est ha allargato enormemente le opportunità di presenza per una nuova soggettività economica e sociale: imprenditori pionieristici e affermati speculatori, microaffarismo semilegale e investitori esteri; strati sociali emergenti e pezzi dell'antico apparato. L'idea di sviluppo si è diffusa con violenza travolgendo tradizionali equilibri e rimettendo in moto una collettività forse ancora abbagliata dal mito dell'arricchimento rapido, ma che sembra aderire con entusiasmo al passaggio verso un sistema economico di tipo capitalistico. Cosa realmente fermenta dietro questo ribollire di idee, di attese, di passioni? Quali meccanismi, più o meno scoperti, presiedono al nuovo sviluppo dei paesi dell'Est? Quali soggetti emergono come nuove leadership della società economica e civile? Rispondendo a queste e ad altre domande il libro vuole aprire una riflessione in un terreno tutto sommato inesplorato nell'analisi dell'Europa ex comunista. E lo fa con un'indagine approfondita sui soggetti e sui meccanismi dello sviluppo nei cinque paesi che oggi configurano un asse territoriale privilegiato di dialogo e di scambio economico con l'Europa Occidentale e che quindi possono riappropriarsi legittimamente della loro storica collocazione tra le aree dell'Europa Centrale.