L'ora del falso sentire.

Fabrizio Gambini

L'ora del falso sentire.

Psicoanalisi e disturbi dell'umore

Una riflessione sulla psicoanalisi come strumento per affrontare assieme, con un unico movimento, il disagio della civiltà e le forme, rigorosamente individuali, con cui si esprime.

Edizione a stampa

32,00

Pagine: 256

ISBN: 9788856837469

Edizione: 1a edizione 2011

Codice editore: 225.9

Disponibilità: Discreta

Pagine: 256

ISBN: 9788856864588

Edizione:1a edizione 2011

Codice editore: 225.9

Possibilità di stampa: No

Possibilità di copia: No

Possibilità di annotazione:

Formato: PDF con DRM per Digital Editions

Informazioni sugli e-book

L'Organizzazione Mondiale della Sanità fa sapere che nel 2020 la depressione sarà la seconda malattia invalidante e la prima per diffusione nel mondo.
Il contesto in cui questo avviene indica, da un lato, la caduta della trascendenza e la secolarizzazione, con il contestuale affermarsi in termini di opinione diffusa del primato del pensiero scientifico, e, dall'altro, l'apoteosi dell'individualismo come filosofia di fondo di un liberismo senza confini, che ha, tra le sue conseguenze, l'insopportabilità soggettiva dell'affioramento di quanto sembra sfuggire al controllo della volontà.
L'individuo è portato così a "controllare" i propri sentimenti come i propri, cosiddetti, istinti. Anoressia e perversioni sessuali si affiancano così all'uso e all'abuso di sostanze e il ricorso, sempre più di massa, alla psicofarmacologia domanderebbe di essere trattato da questo punto di vista, ovvero come una variazione sul tema della tossicofilia, invece che incontrare un florido mercato che offre la panacea per la nostra, incomprensibile, ingombrante e inutile tristezza.
È una posizione forse scomoda, ma necessaria, per non subire totalmente gli effetti di una situazione che scrive nel corpo sociale sia il sintomo che la sua cura, ovvero per far sì che psichiatri e psicoterapeuti non si limitino ad essere i dispensatori del farmaco o i personal trainers della volontà individuale, dopando, per via farmacologica o di suggestione, la fantasiosa quanto fortunata nozione di autostima.
Fin dalla sua invenzione la psicoanalisi si è declinata come uno strumento che consente di affrontare assieme, con un unico movimento, il disagio della civiltà e le forme, rigorosamente individuali, con cui si esprime. La lettura che Lacan fa di Freud rende quest'invenzione permanente e costituisce oggi un antidoto imprescindibile per non cadere nelle trappole contrapposte dello scientismo e dello spiritualismo.

Fabrizio Gambini è psichiatra e psicoanalista membro dell'Associazione Lacaniana Internazionale. Vive e lavora a Torino dove dirige il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dell'Ospedale Mauriziano "Umberto I". È autore di numerosi saggi ed articoli in ambito psicoanalitico e psichiatrico ed ha pubblicato recentemente Freud e Lacan in psichiatria (Cortina, 2006).

Franco Del Corno, Prefazione
Introduzione
Parte I. Disturbi dell'umore
Preambolo
Melanconia
La depressione
Mania e Melanconia, ovvero la depressione è il contrario della paranoia
Parte seconda. ... non son'altro che parole...
Preambolo
"Tu chiamale se vuoi, emozioni"
Finzione, teatro e verità
L'ira di Achille
Due donne
Tristano e, forse, Isotta
Orfeo e Euridice
I topi, l'odio e l'amore
Una moderna nevrosi ossessiva
Parte III. Una questione di lana caprina
Preambolo
Affetto
Passione
Empatia
Angoscia, più inibizione e sintomo
Sentimento
Vissuto
Parte IV. L'uomo è ciò che mangia (Der Mensch ist was er ißt)
Preambolo
Cos'è un corpo
Il segno di Cartesio
Da Charles Darwin a Oscar Wilson
Appendice. Il gesto e l'atto. Considerazioni psicoanalitiche sul darsi la morte.

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