La metropoli consumata.

Antonietta Mazzette, Emanuele Sgroi

La metropoli consumata.

Antropologie, architetture, politiche, cittadinanze

Edizione a stampa

18,50

Pagine: 176

ISBN: 9788846487513

Edizione: 1a ristampa 2009, 1a edizione 2007

Codice editore: 1155.1.26

Disponibilità: Discreta

Studiare il consumo della e nella metropoli significa affrontare problemi che, più in generale, hanno a che fare con i cambiamenti dei processi produttivi e lavorativi; con la natura immateriale e ad alto contenuto innovativo di tutti quei prodotti e servizi avanzati che rendono un ambiente urbano/metropolitano competitivo e centrale; con articolazioni territoriali mutevoli, flessibili, polimorfiche; con politiche urbane che diventano, anch'esse, strumenti di promozione e amplificazione del consumo.
La metropoli del XXI secolo è il luogo di attivazione del popolo dei consumatori urbani, con i suoi spazi, il suo corredo monumentale ed architettonico, i suoi riti e le sue ribalte. Luogo di consumo totale che deve continuamente rinnovarsi se vuole essere competitivo in termini di attrazione.
Si può governare la metropoli del consumo? Sembrerebbe di sì se pensiamo alla quantità di progettazioni prevalentemente fondate su un'idea di governance territoriale. Sembrerebbe di no se osserviamo la dispersione territoriale e il vasto mondo degli esclusi che caratterizzano oggi quasi tutte le realtà urbane.
Questo volume costituisce un'aggiornata analisi dei fenomeni urbani, con l'obiettivo di costruire una "teoria" della città idonea a spiegare i nuovi processi metropolitani nella società globalizzata, e propone una valutazione del capitale investito o da investire, delle politiche urbane regolatorie e distributive, di forme simboliche e materiali, di tipologie di popolazioni urbane che esprimono la loro cittadinanza attraverso il consumo.

Antonietta Mazzette insegna Sociologia urbana nella Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Sassari. Tra i lavori più recenti si segnalano: (cur.) La città che cambia (nuova ed., Milano 2003); La vulnerabilità urbana (Napoli 2003); Effervescenze urbane, con L. Bovone e G. Rovati (Milano 2005); L'urbanità delle donne (Milano 2006).
Emanuele Sgroi, già professore ordinario di Sociologia urbana nella Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Palermo è docente di Sociologia della Pubblica Amministrazione nella Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione. Tra i suoi lavori si segnalano: Mal di città (Milano 1997), Vecchie strade, con A. Mazzette (Milano 1999), La nuova dirigenza e il cambiamento della pubblica amministrazione in Italia (Roma 2005).



Prefazione
Di che cosa è fatta una città?
(Un esperimento e/o un pretesto; La città dei produttori; La città informale; La città senza il principio speranza; La città del dépense)
Nuove rappresentazioni urbane: luoghi per consumare, luoghi da consumare
(Spazio, siti, luoghi e altri luoghi: l'arte dei luoghi; Le architetture della meraviglia: ascesa e caduta del "Grande Seduttore"; La trama della città dis-persa: mobilità, comunicazione, consumi; L'architettura dei consumi; Se una conclusione è possibile)
I centri storici: luoghi primari di consumo
(Fasi temporali e pratiche urbanistiche; Centro storico e città metropolitana; Bellezza e cultura "usa e getta"; Le nuove popolazioni del centro)
Repertorio dei consumatori di città
(Una premessa: rivoluzione dei consumi, globalizzazione e sviluppo metropolitano; Lo spazio-tempo della città, generatore di bisogni; Fashion-city; Cittadinanza urbana e consumi; Metabolismi urbani)
Quali politiche urbane per quali effetti sociali
(La finzione del governo urbano; A proposito di rigenerazione e dei suoi effetti controversi; Il consumo come presupposto di cittadinanza; Alcune domande senza risposta)
Riferimenti bibliografici.

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