Le "sacre pietre" e le ciminiere.

Melania Nucifora

Le "sacre pietre" e le ciminiere.

Sviluppo industriale e patrimonio culturale a Siracusa (1945-1976)

Siracusa è un centro dotato di uno straordinario patrimonio storico e archeologico. L’arrivo dell’industria petrolchimica alla fine degli anni quaranta ne ha stravolto equilibri secolari, minacciando l’identità della città. Il volume analizza le dinamiche di questa grande trasformazione, dando voce, grazie a una ricca serie di fonti archivistiche, ai molti attori che ne furono protagonisti.

Printed Edition

37.00

Pages: 304

ISBN: 9788891760135

Edition: 1a edizione 2017

Publisher code: 1792.247

Availability: Limitata

Pages: 304

ISBN: 9788891775474

Edizione:1a edizione 2017

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Info about e-books

I Trenta gloriosi costituiscono per l'Italia un periodo di trasformazione radicale della società ma anche dello spazio nazionale. Ricostruzione, miracolo economico, stagione della programmazione pongono la classe dirigente nazionale di fronte alla difficile sfida di gestire la crescita tumultuosa, di modernizzare il Bel Paese senza distruggerne i valori paesaggistici e culturali. La dialettica fra sviluppo e conservazione è all'origine di tensioni e scontri che hanno insieme una dimensione politica, istituzionale e culturale. Fra le tante città d'arte e storia scenario di questi processi c'è Siracusa, medio centro della Sicilia orientale dotato di uno straordinario patrimonio storico e archeologico. L'arrivo dell'industria petrolchimica alla fine degli anni Quaranta stravolge equilibri secolari e sembra minacciare l'identità stessa della città. L'autrice analizza qui le dinamiche della grande trasformazione che investe la regione siracusana attraverso una ricostruzione minuziosa dei conflitti amministrativi e politici che si sviluppano intorno ad una complessa geografia di luoghi contesi, dando voce, col ricorso costante a una ricca serie di fonti archivistiche, ai molti attori pubblici e privati che ne furono protagonisti. Tra di essi spiccano alcune personalità, espressione di una cultura tecnica riformista che operò fra centro e periferia e che vide nella stagione del centrosinistra un'occasione storica di rinnovamento.

Melania Nucifora
, PhD in Histoire et civilisations presso il Centre de Recherches Historiques dell'Ecole des Hautes Etudes en Science Sociales (CRH-EHESS) di Parigi, si è laureata in Architettura all'IUAV di Venezia e ha conseguito un Master in Storia e Analisi del Territorio presso la Scuola Superiore dell'Università di Catania. Da anni svolge attività di ricerca storica negli ambiti della storia urbana e della storia ambientale. I suoi studi vertono sul rapporto spazio/società e sul tema del governo del territorio con particolare riferimento al rapporto fra burocrazie tecniche e politica e alle interazioni fra enti locali, istituzioni nazionali e organismi internazionali e sovranazionali. Membro del Centro interdipartimentale Territorio, Sviluppo, Ambiente dell'Università di Catania, è coordinatore aggiunto del Master Erasmus+ Territoires Européens. Identité et Développement (M2), dove insegna Storia urbana e ambientale.

Introduzione
Siracusa tra Ricostruzione e miracolo economico. Industria e patrimonio: premesse e geografia del conflitto
(Dalla "città chiusa" alla "città aperta": la modernizzazione di fine Ottocento; Il patrimonio culturale fondamento di un'identità urbana "classica"; Una città "senza territorio"?; L'avvento dell'industria; Un laboratorio per le politiche di sviluppo regionale; Politica, tecnica e società: la classe dirigente di fronte alla sfida della crescita urbana; I conflitti del dopoguerra: la dimensione socio-culturale; I conflitti del dopoguerra: la dimensione territoriale)
Culture tecniche e pratiche amministrative. Esperti e burocrazie nella gestione dello sviluppo
(Il conflitto sviluppo/tutela: la chiave interpretativa delle culture tecnico-disciplinari; L'archeologo e la città: Bernabò Brea e il patrimonio culturale urbano come sistema organico; L'urbanista e la città: Cabianca e la dimensione regionale della questione urbana; La politica e la città: il partito e la sfida dello sviluppo)
Il piano urbanistico degli anni Cinquanta
(Lo statuto fondativo del patrimonio culturale nel primo piano Cabianca (1956); Sviluppo industriale vs sviluppo urbano: il problema dell'area vasta; Il progetto per la Neapoli e l'alleanza dei saperi esperti; Una grande infrastruttura turistica: il patrimonio archeologico come parte organica della città moderna; Il nodo dell'Epipoli. Le origini; Cabianca intellettuale impegnato: la battaglia culturale degli urbanisti italiani negli anni del "miracolo")
Dal progetto alle pratiche: l'eversione del primo piano Cabianca (1956-1965)
(La questione urbana negli anni del "centrismo"; Lo scarto fra piano e realtà: retoriche, procedure, pratiche; Immaginari, retoriche, profili: il racconto della "grande trasformazione" di Siracusa; Il lento iter del piano negli anni della crescita frenetica, fra scontro politico e impasse procedurali; L'inchiesta regionale sull'urbanistica a Siracusa chiude la stagione del centrismo; Pratiche, meccanismi, mentalità dell'eversione (1956-1965); La svolta del centrosinistra: la riforma della commissione edilizia e dell'ufficio tecnico; I limiti dell'azione pubblica: il ruolo chiave della giurisprudenza)
Tra un piano e l'altro: la Commissione provinciale nella trincea della tutela
(L'azione della Commissione provinciale nella geografia plurale dei conflitti: il caso dell'area Sud; Lo scontro sui modelli di sviluppo: il vincolo del Ciane; Il problema della "definizione dei valori" del patrimonio: il vincolo dei Pantanelli)
Gli anni del riformismo. Verso il secondo piano urbanistico
(Una nuova stagione. Territorio e squilibri al centro del dibattito; Lo snodo cruciale del tentativo di riforma Sullo (1962); La regione e le Regioni: un nodo centrale per la tutela e il governo del territorio; La legge Mancini (1967). Fibrillazioni locali e nuove forme della speculazione edilizia; La maggioranza riformista a Siracusa: lo scontro politico sul programma di fabbricazione, sullo sfondo della legge Mancini; Tra Roma e Siracusa: l'orizzonte teorico del Progetto)
Città e regione. Gli attori dello sviluppo alle prese col problema dell'area vasta
(Verso un nuovo piano urbanistico: le sfide di fine decennio nel programma della giunta di centrosinistra; Industria, città e territorio: Siracusa e la sfida del riequilibrio; Tra Roma e Siracusa: le culture riformiste alle prese con la pubblica amministrazione; Le coste e il mare: paesaggio, ambiente e patrimonio nel discorso riformista per Siracusa; Le coste e il mare a nord di Siracusa, fra piano urbanistico e piano ASI; Le coste e il mare a sud di Siracusa, fra piano urbanistico e piano per lo sviluppo turistico del Mezzogiorno; Tra turismo e tutela del paesaggio: la concezione funzionalista sottesa al progetto del "verde")
Piano e "antipiano": la crisi del progetto riformista negli anni della "svolta"
(La Dc siracusana e la questione territoriale negli anni del declino dell'era verzottiana; Le spaccature interne all'amministrazione di centrosinistra: due opposte concezioni del piano; Tra vecchio e nuovo: Siracusa e Catania di fronte al piano, dopo la legge Mancini; Procedure complesse e attuazione "per stralci": la flessibilità del piano secondo Nicita; La presentazione del piano al consiglio: un compromesso prima della rottura; Il "modello" sotteso al piano, fra ambizioni programmatorie e debolezze procedurali; La salvaguardia impossibile: il consiglio discute il problema dei vincoli all'Epipoli; Siracusa futura: i centri direzionali e la New Town, fra perplessità e resistenze; La pianificazione fra scelte tecniche e responsabilità politiche. Rizza presenta le varianti al piano; La dimensione politica dello scontro: l'Epipoli icona del fallimento dell'esperienza riformista; Il problema delle licenze singole. Le posizioni dell'opposizione liberale e i distinguo "di classe" del Psi; L'eversione continua (1970-1973); La sottile linea rossa: il decreto Tepedino chiude un'epoca)
Il centro storico: la lunga battaglia per la salvaguardia di Ortigia
(Le minacce degli anni Cinquanta; La strategia per il centro storico, fra teoria e scelte concrete; Il problema dei vincoli; L'ammodernamento del centro storico secondo il Comitato pro-Ortigia; La mobilitazione del Gruppo Archeologico; Il dibattito cittadino dei primi anni Settanta, sullo sfondo dell'esperienza bolognese; Il rapporto tra presente e passato nelle Note metodologiche su Ortigia; La classe dirigente siracusana si ricompatta intorno alla Legge speciale; Fra Regione e municipio: il modello di gestione sotteso alla legge; Tramonta l'epoca del "Soprintendente monocratico")
Conclusioni: l'eredità di una stagione
Bibliografia.

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