Sulla città, oggi

A cura di: Giancarlo Mazzocchi, Andrea Villani

Sulla città, oggi

4 Il lavoro e i suoi luoghi dalla fabbrica al terziario avanzato

Edizione a stampa

30,50

Pagine: 360

ISBN: 9788846449849

Edizione: 1a edizione 2003

Codice editore: 1820.57

Disponibilità: Nulla

Tutte le città sono state costruite attraverso il lavoro umano, ma alcune città si sono venute a caratterizzare come momento di concentrazione di opifici, di fabbriche, di una molteplicità di posti di lavoro. Negli ultimi due secoli alcune città hanno conosciuto un rilevante sviluppo industriale, e talune tra queste sono state denominate "città-fabbrica", per sottolineare la stretta compenetrazione tra struttura e momento produttivo e insieme delle strutture in cui si esprime la città. Nel tempo, Milano è stata Libero Comune, città capitale di un ducato, città manifatturiera, per giungere a essere - dalla fine dell'Ottocento a oltre la metà del Novecento - una città industriale. Alle sue grandi fabbriche, così come a quelle della sua area metropolitana, è legato molto del suo sviluppo, della sua cultura, del suo stile, della sua civiltà.

Oggi le grandi fabbriche milanesi non esistono più: la classe operaia non esiste più, o quanto meno non esiste più una coscienza di classe. Esistono ancora molti luoghi della produzione nel capoluogo e nell'area metropolitana, ma Milano oggi si caratterizza assai più come città della finanza, della moda, del commercio, dell'intrattenimento, dell'istruzione e della cultura, che per le sue fabbriche, come città industriale. Milano dunque ha cambiato la sua struttura produttiva, le sue attività di base, e ha cambiato il suo volto.

Orbene: che cosa è diventata Milano per quanto riguarda il lavoro? In che modo la trasformazione delle strutture produttive ha modificato il modo di lavorare, il modo di fare impresa, il modo di fare sindacato, e in senso del tutto generale, la cultura, cioè le caratteristiche delle città e dei cittadini? E come vedono e interpretano questa trasformazione studiosi delle diverse discipline, sindacalisti, urbanisti, artisti, letterati? Che proposte ritengono di poter avanzare?

Questi i temi affrontati, queste le domande alle quali si è cercato di dare una risposta in un Convegno di studio tenuto all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano il 12-13 dicembre 2002, e i suoi esiti vengono qui presentati.


Simona Beretta, Il lavoro e la città. Un'eredità, il suo senso, il suo valore
Giovanni Giudici, Città visibile, città invisibile. Il cristiano nella città oggi
Giuseppe Palmisano, Andrea Villani, Milano e la grande trasformazione
Eugenio Zucchetti, La struttura occupazionale e professionale: lavorare a Milano negli anni Duemila
Aldo Carera, Risorse e stratificazioni della modernizzazione: Milano e il lavoro nel Novecento
Gaspare Barbiellini Amidei, Benito Benedini, Gianna Martinengo, Romano Guerinoni, Tavola Rotonda: Il lavoro e la città
Bruno Manghi, I lavoratori, il loro stile, la loro immagine. Anni Sessanta e anni Duemila
Giancarlo Mazzone, Come il modo di lavorare è cambiato negli ultimi cinquant'anni
Bruno Manghi, I lavoratori, il loro stile, la loro immagine, Anni Sessanta e Anni Duemila
Angiola Contini,
La condizione femminile nella città e i suoi nodi
Angelo Caloia, Il lavoro, le sue forme e le sue implicazioni nel terziario avanzato
Paolo Ghinetti, Modelli innovativi di organizzazione del lavoro: industria e terziario avanzato q confronto
Mario Napoli, Regolazione del lavoro e città postfordista
Sisto Dalla Palma, La fine della comunità-fabbrica. Mutazioni culturali e scena urbana
Giancarlo Consonni, Milano senza fabbriche? L'enigma produttivo, culturale e politico della città terziaria
Gianni Beltrame, Urbanistica e architettura urbana dagli anni della fabbrica agli anni del terziario avanzato. Il caso di Sesto San Giovanni
Gianni Verga, I luoghi delle grandi fabbriche e la loro sorte. Intenzioni, realizzazioni, nuove proposte
Andrea Villani, La questione industria nel Trevigiano. "Caos sublime" nel Quartier del Piave?
Andrea Villani, L'industria, i suoi luoghi, la sua evoluzione. Il Novarese e il Verbano-Cusio-Ossola
Andrea Villani, Prime conclusioni. La ricerca di valori comuni, per la creazione di progetti comuni

Contributi: Gaspare Barbiellini Amidei, Gianni Beltrame, Benito Benedini, Simona Beretta, Angelo Caloia, Aldo Carera, Giancarlo Consonni, Angiola Contini, Sisto Dalla Palma, Paolo Ghinetti, Giovanni Giudici, Romano Guerinoni, Bruno Manghi, Gianna Martinengo, Giancarlo Mazzone, Mario Napoli, Giuseppe Palmisano, Gianni Verga, Eugenio Zucchetti

Collana: Università: economia

Argomenti: Urbanistica e pianificazione territoriale - Sociologia economica, del lavoro e delle organizzazioni

Livello: Studi, ricerche

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