La città ferita.

Giovanna Motta

La città ferita.

Il terremoto dello Stretto e la comunità internazionale

La terribile catastrofe che colpì Messina nel 1908, il terremoto che rase al suolo interi quartieri, cambiando per sempre non solo l’aspetto architettonico di Messina e di Reggio, ma pure la dimensione umana del loro contesto cittadino. Dinanzi a quell’immane disastro, l’intera comunità internazionale si mobilitò, con una partecipazione solidale senza precedenti. Se il dolore diventò l’emblema della città, per la prima volta forse si può parlare di “dolore globale”.

Edizione a stampa

25,50

Pagine: 208

ISBN: 9788856802658

Edizione: 1a edizione 2008

Codice editore: 1792.132

Disponibilità: Nulla

Quando la notizia del terremoto del 1908 arriva in tutto il mondo, Messina da molto tempo ha perduto l'accezione mitica che l'aveva esaltata nel momento di Lepanto. Allora il suo golfo sicuro aveva accolto la flotta dei confederati che avrebbero regalato alla cristianità una vittoria reale e simbolica, e la città felice, con la falce naturale del suo porto, aveva travalicato i confini della storia regionale per entrare nell'epopea collettiva.
Poi, la luce sembra spegnersi. La terribile catastrofe ripropone all'attenzione del mondo la città dello Stretto. La notizia rimbalza da un paese all'altro, prontamente raccolta e divulgata da un sistema di informazione che raggiunge ormai le zone più remote. Scatta una partecipazione solidale senza precedenti. Già dalle prime edizioni i giornali raccontano che la città è stata "ferita a morte", interi quartieri sono crollati coprendo sotto le macerie famiglie e case, caserme e ospedali. Ogni cosa è stata cancellata.
La stampa non si limita a fare la cronaca dell'evento ma la amplifica, suscitando la più ampia solidarietà, la riconduce alla linea politica delle diverse testate. È, di fatto, un autorevole soggetto che si fa parte attiva nella rappresentazione di quel terribile evento naturale per il quale le iniziative si moltiplicano, in Italia e all'estero, mostrando come si stia consumando una catastrofe sociale e materiale che forse per la prima volta è vissuta in tutto il mondo con grande partecipazione.
Il terremoto ha cambiato per sempre non solo l'aspetto architettonico di Messina e di Reggio ma pure la dimensione umana del loro contesto cittadino. Il dolore è diventato l'emblema della città, dolore globale, condiviso, che rinvia alla comunità internazionale la connotazione di città martire.

Giovanna Motta, professore di storia economica presso la Sapienza Università di Roma, si è occupata di temi di storia economica e sociale. Negli ultimi anni si è dedicata a numerosi progetti di ricerca multidisciplinari pubblicando nella stessa collana I Turchi il Mediterraneo e l'Europa (1998); Mercanti e viaggiatori per le vie del mondo (2000); Regine e sovrane. Il potere, la politica, la vita privata (2002); Paesaggio, territorio, ambiente. Storie di uomini e di terre (2004); "In bona salute de animo e de corpo". Malati, medici e guaritori nel divenire della storia (2007).



Giovanna Motta, La città ferita. Il terremoto dello Stretto e la comunità internazionale
Antonello Biagini, Linee di politica europea
Alessandro Vagnini, Le navi, simbolo degli aiuti internazionali
Francesco Cerasani, I quotidiani di Vienna e di Francoforte
Péter Sárközy, L'amicizia degli ungheresi
Giordano Altarozzi, La stampa di lingua romena
Giuseppe Motta, Tra sacro e profano. La Chiesa e il dibattito politico
Francesco Dante, Il canonico messinese Annibale Maria di Francia
María Nogués Bruno, Claudio López Bru e la solidarietà della Spagna
Fabrizio Gizzi, Maurizio Lazzari, Il dibattito scientifico sui terremoti
Stefano Maria Capilupi, Igor Ermachenko, Gli intellettuali russi
Fabio L. Grassi, Da un altro Stretto. L'eco del terremoto di Messina a Istanbul
Daniel Pommier Vincelli, L'aiuto degli Stati Uniti
Cristina Eugenia Vijande, Da Buenos Aires
Sung Gyun Cho, Dalle provincie dei gesuiti in Asia
Antonio Ricci, Verso l'America, il viaggio della speranza
Roberto Reali, Il mondo della rete e i motori di ricerca
Abbreviazioni degli archivi.

Contributi: Giordano Altarozzi, Antonello Biagini, Stefano Maria Capilupi, Francesco Cerasani, Francesco Dante, Igor Ermachenko, Fabrizio Gizzi, Fabio Grassi, Sung Gyun Cho, Maurizio Lazzari, Maria Nogués Bruno, Daniel Pommier Vincelli, Roberto Reali, Antonio Ricci, Péter Sarkozy, Alessandro Vagnini, Eugenia Vijande

Collana: Temi di storia

Argomenti: Storia politica e diplomatica - Politica estera, relazioni internazionali

Livello: Studi, ricerche

Potrebbero interessarti anche