Perché i militari salutano portando la mano alla visiera del berretto? Perché le loro divise hanno tanti bottoni? Qual è il significato della posizione di attenti? E quello di battere i tacchi? Nel volume l'autore costruisce una sorta di "morfologia della cultura militare": vengono passati in rassegna tutti quegli aspetti - dai riti alla forma gestuale, dalla gerarchia ai codici comportamentali - che da sempre sono considerati peculiari del soldato.

Mettendo a frutto le più recenti acquisizioni dell'antropologia culturale e della sociologia militare, come pure della semiotica e della linguistica, attingendo dalla diretta esperienza "sul campo", ma spesso anche da testi esemplari di varie letterature, Greco esplora l'universo militare come un sistema comunicativo complesso, in cui segni, simboli, forme, miti, linguaggi particolari hanno un preciso senso, oltre che una particolare storia, strutturati come sono in forme straordinariamente organiche, in una misura che non ha confronti con altre culture del mondo contemporaneo.

In particolare l'autore evidenzia la specificità inconfondibile del ruolo sociale dei militari, rimarcandone la peculiare sfera di valori, fino a sottolineare quei particolari doveri (come quello "dell'estremo sacrificio"), che nessun altro componente della società può condividere nello stesso modo. Ed è proprio questo surplus di doveri che, in definitiva, viene indicato fra i fondamenti significativi della condizione militare.

Lorenzo Greco (Mazara del Vallo 1948), docente di Letteratura italiana contemporanea presso l'Università di Pisa, insegna Cultura militare nell'Accademia Navale di Livorno. Autore di molti saggi di sociologia della comunicazione letteraria, ha collaborato con riviste e quotidiani, come Il Giornale e La Repubblica . Da anni studia il mondo militare con gli strumenti delle scienze umane, prima fra tutte l'antropologia culturale.