A fronte della crescita consistente degli utenti extracomunitari nelle strutture ospedaliere, indice dell'evoluzione e dello sviluppo del processo di integrazione del fenomeno migratorio, molte decisioni quotidiane da parte degli operatori sanitari, non inquadrate in un adeguato modello teorico di riferimento, possono facilmente ingenerare confusione, soprattutto se il processo decisionale non trova un livello di comprensione adeguato tra strutture sanitarie e 'nuovi pazienti'.
In effetti anche in Italia, come altrove, sta facendosi strada un nuovo modello conoscitivo non sempre in sintonia con l'apparato concettuale che sta alla base della medicina occidentale, le cui implicazioni sulle istituzioni, sui modelli formativi, organizzativi e professionali, nonché sugli orientamenti di politica sanitaria sono evidenti a tutti. Vengono così sollevati problemi di medicina transculturale , i quali rendono necessaria un'analisi finalizzata a integrare prospettive teoriche e conoscenze diverse.
Per cercare di analizzare tale situazione di mutamento del contesto e di potenziale precarietà del rapporto di fiducia tra domanda e offerta di salute, la Fondazione ISMU e il Dipartimento di Medicina e Sanità Pubblica dell'Università degli Studi dell'Insubria, hanno dato vita a un confronto interdisciplinare il cui tentativo è di costituire un modello interpretativo su cui fondare le ragioni di scelte operative per le direzioni sanitarie delle aziende ospedaliere, delle Asl e dei loro comitati etici.
L'obiettivo del volume è anche quello di suggerire a tutti gli operatori, nel rispetto della loro autonomia e deontologia professionale, indicazioni pratiche coerenti con il modello teorico prescelto, attraverso un dialogo che veda la partecipazione di tutti gli attori interessati alla decisione. Sono state individuate alcune aziende sanitarie, nell'ambito della Regione Lombardia, alle quali è stata chiesta la disponibilità a somministrare un questionario, al fine di verificare i problemi che la pratica medica quotidiana segnala nei confronti della cura e dell'assistenza agli immigrati. E di determinare un quadro etico-deontologico che giustifichi l'adozione di Linee Guida per le direzioni sanitarie.
Nicola Pasini è docente di Sistemi politici e amministrativi presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Milano; è responsabile del settore Sanità presso la Fondazione ISMU e membro della SIMM - Società Italiana di Medicina delle Migrazioni. È autore di numerosi saggi sulle tematiche sanitarie e dell'immigrazione in una prospettiva interdisciplinare.
Mario Picozzi è docente di Bioetica presso i Corsi di Laurea delle professioni Sanitarie presso l'Università degli Studi dell'Insubria a Varese, e membro della SIMM - Società Italiana di Medicina delle Migrazioni. Tra le pubblicazioni più recenti ricordiamo, per i tipi FrancoAngeli: (con L. Violoni, P. Cattorini) Il significato della sofferenza. Tre religioni monoteiste interpretano l'esperienza della malattia (2004).
La Fondazione ISMU svolge attività di documentazione, formazione e informazione, studio e ricerca sui temi della multietnicità, con particolare riguardo al fenomeno delle migrazioni internazionali. Il Centro di Documentazione (CeDoc), Via Galvani 16 - 20125 Milano - tel. 02/67877930/42 - e-mail: cedoc@ismu.org, offre la possibilità di consultare un ricco patrimonio di volumi e periodici, una base dati costantemente aggiornata, nonché di usufruire della consulenza di un'équipe di esperti di varie discipline. Il CeDoc è aperto al pubblico il martedì, il giovedì e il venerdì dalle 9.30 alle 17.30. Per essere informati sulle attività della Fondazione e accedere al suo patrimonio informativo è possibile consultare il sito web www.ismu.org oppure contattare la segreteria all'indirizzo ismu@ismu.org.