Fabbriche d'Italia

Roberto Parisi

Fabbriche d'Italia

L'architettura industriale dall'Unità alla fine del Secolo breve

Il volume propone l’architettura della fabbrica come possibile chiave di lettura della storia dell’Italia industriale. Uomini e luoghi di un comparto non secondario dell’industria edilizia italiana sono indagati per frammenti, ma in una prospettiva di lungo periodo, nel tentativo di porre domande condivisibili e di misurarsi criticamente su temi troppo spesso consumati generando ambigue confusioni.

Edizione a stampa

34,00

Pagine: 272

ISBN: 9788856836776

Edizione: 1a edizione 2011

Codice editore: 1579.2.12

Disponibilità: Discreta

Raramente la fabbrica dello storico dell'architettura coincide con quella dello storico dell'industria e con non poche resistenze i rispettivi racconti interagiscono con lo spazio storico delle macchine, dei processi produttivi, della vita dei lavoratori e degli imprenditori, come del loro ambiente di appartenenza, naturale e antropico. Tuttavia, oggi, alcune delle questioni che pone il mercato globale del lavoro e che appaiono così profondamente "nuove" e "diverse" rispetto al passato invitano a guardare alla storia delle fabbriche d'Italia con un'ottica multidisciplinare e con un approccio più disincantato, sollecitando una lettura del Secolo breve a partire da una porzione significativa di quel "lungo Ottocento" delineato da Eric Hobsbawm.
Questo libro propone l'architettura della fabbrica come una possibile chiave di lettura della storia dell'Italia industriale. Uomini e luoghi di un comparto non secondario dell'industria edilizia italiana sono indagati per frammenti, ma in una prospettiva di lungo periodo, nel tentativo di porre domande condivisibili e di misurarsi criticamente su temi troppo spesso consumati generando ambigue confusioni: la storia dell'ambiente con l'ambientalismo ideologico; la supremazia imprenditoriale legittimata dall'esistenza di una "massa critica" con l'oligopolio di un'élite di "affaristi"; il mecenatismo imprenditoriale e l'arte intesa come libera espressione creativa con le strategie di persuasione al consenso e al consumo praticate attraverso l'estetica industriale e il design del paesaggio; lo scontro dialettico e costruttivo tra professionalità tecniche e manageriali, necessario per mediare istanze di benessere sociale e modelli competitivi di sviluppo produttivo, con la sua riduzione a conflitti d'interesse tra pubblico e privato.

Roberto Parisi , storico dell'architettura, insegna Storia della città e Storia del patrimonio industriale presso l'Università degli Studi del Molise. Vicepresidente dell'Aipai (Associazione italiana per il patrimonio archeologico industriale), è direttore scientifico della rivista "Patrimonio Industriale". Da oltre due decenni dedica una parte della propria attività di ricerca alla storia dell'architettura di carattere produttivo e alle dinamiche di trasformazione della città e del territorio indotte dai processi di industrializzazione, con particolare riguardo al Mezzogiorno d'Italia. Su questi temi ha pubblicato L'Impresa del Fucino. Architettura delle acque e trasformazione ambientale nell'età dell'industrializzazione , Athena, Napoli 1996 (con A. Pica); Lo spazio della produzione. Napoli: la periferia orientale , Athena, Napoli 1998; Luigi Giura (1795-1864). Ingegnere e architetto dell'Ottocento , Electa, Napoli 2003; Percorsi del patrimonio industriale in Italia , Crace, Perugia 2008 (con M. Ramello); Paesaggi del lavoro in Molise , Aracne, Roma 2009.



Introduzione. Il senso di un percorso. L'architettura industriale nell'Italia unita
L'edilizia industriale in Italia. Un profilo storiografico
(Manifatture, opifici e fabbriche. Temi e problemi; Edilizia industriale e "archéologie de la fabrique"; Nell'età della "Qualità Totale". La fabbrica dopo il fordismo; Lo spazio del lavoro nella pubblicistica tecnica; House organ. Architettura industriale e produzione editoriale)
Nel lungo Ottocento. Architetti, politecnici e capitani d'industria
(Prima di Schio. L'eredità architettonica dell'industria preunitaria; La fabbrica italiana. Dall'Unità alla Grande Guerra; Dopo il coke. Architetture per l'industria del carbone bianco; L'art de la pose. Fotografia e architetture per l'industria ; Know-how. Monumenti e mete di un altro Gran Tour)
Dalla catena all'Ue. L'architettura per l'industria nel secolo del lavoro
(La fabbrica "organizzata". Architettura e shop management; Moderni millwrights: ingegneri gestionali o architetti integrali?; Iri, Marshall e Casmez. Il "miracolo" delle fabbriche; Architettura ed engineering per la Grande Industria; L'usine verte e il packaging Iso)
Conclusioni - Alla fine, oltre la fabbrica: architettura e lean production
Indice dei nomi.

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