Il brivido della sicurezza

Francesco Tullio

Il brivido della sicurezza

Psicopolitica del terrorismo, dello squilibrio ambientale e nucleare

Partendo dal carteggio Einstein-Freud su guerra, sicurezza e diritto internazionale, l’autore collega il terrorismo al significato originario di “evocazione del terrore”, ed esplora l’intreccio tra violenza e istituzioni, minaccia nucleare e crisi ambientale. Si discute di sicurezza umana ed economica, e si evidenziano alcuni tratti delle personalità di terroristi suicidi. Sull’esempio dell’ex Jugoslavia, si esplora il nesso fra vertice e massa nelle situazioni di polarizzazione bellica, e la relazione fra crisi politico-economica, crisi psichica e attivazione distruttiva quando gli impulsi collettivi e la mente “viscerale” prevalgono su quella razionale.

Edizione a stampa

17,00

Pagine: 96

ISBN: 9788846485700

Edizione: 1a edizione 2007

Codice editore: 1420.1.82

Disponibilità: Buona

Partendo dall'attualissimo carteggio fra Einstein e Freud, l'autore collega il terrorismo al suo significato originario, cioè all'evocazione del terrore, ed esplora l'intreccio della violenza con le istituzioni, con la minaccia nucleare e la crisi ambientale. La sicurezza, secondo le stesse Nato e Unione Europea, va considerata in maniera multidimensionale. Ma gli investimenti sono ancora condizionati da concezioni tradizionali, rivolte alla difesa da un nemico "altro da sé". Talvolta il tema della vulnerabilità del sistema e della fragilità ecologica e socio-economica si affaccia nella programmazione politica.
Il filo conduttore del lavoro, in una cucitura fra aspetti psicologici, politici ed economici, è come le radici soggettive del senso di insicurezza e di paura, dell'aggressività, si ripercuotono sulle istituzioni e sulle loro scelte, che a loro volta alimentano un circolo vizioso.
Viene discusso il nesso fra sicurezza umana ed economica. Alla luce di alcuni tratti di personalità dei terroristi suicidi, di coloro che li approvano e delle masse occidentali benestanti si evidenzia il ruolo di avidità, brama di potere e controllo, produzione compulsava, consumismo, dipendenza e conformismo. Sull'esempio dell'ex Jugoslavia, l'autore esplora la relazione fra vertice e massa nelle situazioni di polarizzazione bellica, e la relazione fra crisi politico-economica, crisi psichica ed attivazione distruttiva quando gli impulsi collettivi e la mente "viscerale" prevalgono su quella razionale.

Francesco Tullio, (www.francescotullio.it; tullio@unisi.it), psichiatra, psicoterapeuta ed esperto di mediazioni, è stato responsabile medico contro i missili Cruise a Comiso e contro i bombardieri in Calabria, volontario in Iraq nel 1990, medico nella marcia dei 500 a Sarajevo nel 1992. Per il Ministero della Difesa ha curato: La difesa civile ed il progetto caschi bianchi; peacekeepers civili disarmati, ed. Franco Angeli, Milano 2001. Per il Ministero degli Esteri: Le ONG e la trasformazione dei conflitti. Le operazioni di pace nelle crisi internazionali. Analisi esperienze e prospettive, Ed. associate, Editrice Internazionale, Roma, 2002. Promotore dei Corpi civili di pace e cofondatore del Centro interuniversitario per la pace, l'analisi e la mediazione nei conflitti, presso l'Università di Siena/Arezzo. Attualmente è visiting professor su strategie comunicative e competenze relazionali nelle crisi alla Facoltà della Sicurezza della Università di Belgrado.



Introduzione
Premesse
(La discussione fra Einstein e Freud sul diritto internazionale e la guerra come conflitto d'interessi; La sicurezza nella tradizione politica; Crisi ambientale e sicurezza multidimensionale; Il nesso fra sicurezza umana e sicurezza economica; Postulati per un approccio sistemico alla sicurezza umana; Aspetti psicologici della crisi e delle scelte)
Fisiologia della sicurezza
(Vulnerabilità, ambiente e difesa; Teoria psicosociale dei conflitti; Risposte biologiche e psicosociali al pericolo; Paura e perecezione della minaccia; L'intreccio fra istituzioni, violenza e armi nucleari; Il nesso fra istituzioni della sicurezza e lobbies scientifico-industriali e commerciali; L'emergere della crisi psichica collettiva ed i dilemmi dello stato nella sicurezza interna)
Patologia della sicurezza
(La frenesia dello sviluppo; Il consumismo e lo scarico dei costi sull'ambiente; Vertice e massa nelle polarizzazioni belliche. L'esempio dell'ex-Jugoslavia; Il nesso fra crisi politico-economica, crisi psichica e crisi ambientale; Il concetto di terrorismo, i rischi dell'antiterrorismo e del terrorismo di stato; Possibili trappole per uno stato democratico: La mente viscerale e la patologia collettiva; La "gestione" dell'angoscia di morte e la violenza speculare; Terroristi suicidi, masse islamiche e masse benestanti)
Ipotesi per una terapia palliativa
(Aspetti tattici e strategici; Il consolidamento democratico delle istituzioni; Gli aspetti psicosociali nella strategia generale; Il dimensionamento dello sviluppo e la revisione interna ed esterna delle risorse; Indirizzi politici e strumenti concreti dell'Unione Europea e dell'Italia)
Conclusioni.

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