Il crollo dell'Unione Sovietica ha avuto come diretto effetto la rivendicazione all'autonomia da parte dei molti stati che la componevano e la necessità per tutti questi paesi di mutare e di adeguarsi ai dettami del capitalismo e del liberismo. In modo diverso tutti hanno dovuto affrontare il difficile percorso della transizione, dovendosi dare norme giuridiche e istituzioni di stampo liberal democratico.

Si è trattato per tutti questi paesi di una vera e propria rivoluzione, di un percorso al tempo stesso difficile, pericoloso, ma entusiasmante per le sfide che richiede e per le prospettive che apre. È anche da un punto di vista scientifico un eccezionale laboratorio di analisi e studio: come stanno avvenendo le singole transizioni, a quali elementi è legato un certo tipo di scelte o di sviluppo in un paese o in un altro?

È stato proprio per rispondere a questi interrogativi che è nato questo libro sui Paesi Baltici e segnatamente sull'Estonia, che fa seguito a un altro volume degli stessi autori dal titolo Nazionalismo e Identità Collettive. I percorsi della transizione in Romania e nella Repubblica di Moldova (Liguori, 2000). Sono due studi sulla transizione nei paesi ex-comunisti, nell'ambito di una più vasta ricerca sui mutamenti nell'Est europeo, finanziata dall'Università "La Sapienza" di Roma.