Nel commercio dei prodotti per l'abbigliamento ci sono forti spinte di cambiamento, che la crisi generale del settore ha ulteriormente accentuato. Identificati quali sono i fattori di questo cambiamento, il libro illustra quali mutamenti funzionali e strutturali si produrranno nel commercio al dettaglio dell'abbigliamento e quali saranno le nuove modalità operative e gestionali dei punti vendita.

Dal quadro evolutivo così disegnato emerge che il generico negozio di "prodotti per l'abbigliamento" è destinato a sparire. E al suo posto finiremo col trovare una varietà di punti di vendita: che proporranno i prodotti per l'abbigliamento in un'ampia varietà di aggregazioni merceologiche e funzionali. In questa ricerca di funzionalità e di efficienza, quali punti di vendita risulteranno "vincenti"? Il libro ne identifica 10: con caratteristiche funzionali e strutturali particolarmente adatte alle specifiche esigenze di acquisto dei diversi tipi di clientela nelle diverse situazioni ubicazionali.

Scelto quale dei dieci tipi "vincenti" è il punto vendita di abbigliamento più adatto nella situazione specifica, bisogna quindi organizzarlo e gestirlo come una moderna "macchina per vendere" ad alta produttività. Com'è indicato nella seconda parte del volume, dove si esaminano gli strumenti commerciali da usare (offerta merceologica, prezzi e margini, tecniche di vendita, organizzazione dello spazio di vendita, esposizione dei prodotti, comunicazione commerciale) e le nuove problematiche di gestione delle merci.

Giancarlo Ravazzi è presidente dell'Isdi, l'Istituto milanese specializzato nel campo della distribuzione commerciale. Da molti anni si occupa di distribuzione commerciale svolgendo attività di consulenza, assistenza e affiancamento direzionale, di sviluppo culturale e professionale, e pubblicando studi, libri e articoli. In precedenza si è occupato di studi economici e commerciali. E' stato direttore generale di due aziende industriali. Per sedici anni è stato professore di marketing alla Scuola di amministrazione aziendale dell'Università di Torino. E' membro dell'Academie des sciences commerciales di Parigi.