La peer education mette in atto un dialogo che viaggia su due traiettorie differenti ma fortemente legate, unite dagli stessi contenuti e obiettivi. Nella peer education, la comunicazione e l'informazione si verificano in una dimensione orizzontale, quella di noi peer e dei ragazzi a cui ci rivolgiamo: giovani vicini per età, cultura, interessi ed esperienze, assaliti dagli stessi dubbi, da mille paure adolescenziali e desiderosi di trovare una risposta o anche un aiuto. Si muovono poi in una seconda dimensione: quella verticale, che si realizza grazie a persone esperte e preparate tecnicamente come medici e psicologi, che ci trasmettono informazioni scientifiche e, soprattutto, ci insegnano come gestire i gruppi e comunicare in maniera efficace. Proprio questa duplice dimensione è la chiave del successo della peer education, anello di congiunzione di due mondi spesso lontani: quello dei giovani e quello degli adulti, che non sempre sono in grado di interagire, di dialogare e di comunicare.
( Claudia Ratti , peer educator)
La peer education mi è parsa subito la risposta giusta agli interrogativi sugli strumenti più opportuni da utilizzare in percorsi educativi complessi. La sua applicazione mi ha dato, fra le altre cose, la possibilità di fare una nuova esperienza professionale, consistente nella condivisione della trasmissione di contenuti con i peer educator che hanno una posizione molto più vicina, rispetto a quella dei docenti, ai destinatari dell'intervento educativo.
( Manuela Bianchi , insegnante)
Mauro Croce , psicologo, psicoterapeuta e criminologo. Responsabile del settore Educazione Sanitaria dell'ASL14 di Omegna (VB), insegna Psicologia sociale e Intervento di Comunità alla Scuola universitaria SUPSI di Lugano. Impegnato nei servizi per le tossicodipendenze, si è particolarmente interessato alle dipendenze non da sostanze ed ai comportamenti di ricerca del rischio. Per i nostri tipi ha curato, con Riccardo Zerbetto, Il gioco & l'azzardo (2001).
Andrea Gnemmi , psicologo libero professionista, si occupa di ricerche motivazionali per l'istituto Research International. Per conto dell'organizzazione di volontariato Contorno Viola, cura la formazione di insegnanti e di peer educator e segue il coordinamento degli interventi di prevenzione nelle scuole secondarie.