Il volume si apre con qualche cenno sulle complesse problematiche dei livelli strutturali e linguistici, dei metodi e dei criteri scientifici attuali, cioè sugli strumenti epistemologici indispensabili per una lettura in chiave critica dei suoi stessi contenuti.

Vengono poi sistemate sinteticamente le principali concezioni di alcuni neuroscienziati e loro predecessori, ricercatori del comportamento animale, esperti di intelligenza artificiale, psicologi e filosofi, che si sono particolarmente dedicati al problema della coscienza. Nella conclusione anzitutto viene messo in rilievo il ruolo guida nelle neuroscienze della teoria dell'identità, che viene pure correlata da una breve panoramica sulla sua crescente evidenza neuroscientifica. Successivamente un'analisi dei molteplici usi del termine "coscienza" evidenzia la sua estrema ambiguità e inaffidabilità semantica e porta alla proposta della sua abolizione e della sua sostituzione con asserti descrittivi maggiormente esposti alla falsificazione o alla controllabilità. Infine, una serie di recenti indagini nell'ambito delle neuroscienze suggeriscono con sempre più perentorietà che le categorie con cui opera il cervello sono sovente diverse da quelle del linguaggio ordinario e dei linguaggi con esso più o meno interrelati; e da qui al neuroscienziato l'invito a intensificare i propri sforzi per evitare le trappole semantiche di detti linguaggi.

Il volume prospetta una nuova soluzione del problema della conoscenza e costituisce un significativo passo avanti nel cammino della "neurofilosofia"

Giacomo Gava insegna Filosofia della scienza presso il Dipartimento di Psicologia generale dell'università di Padova. Le sue ricerche riguardano l'epistemologia contemporanea e il problema mente-cervello su basi neurofisiologiche.

In particolare si è dedicato ai problemi della coscienza, della creatività scientifica, dell'intelligenza artificiale e dell'etologia. Tra i suoi libri ricordiamo: Mente versus corpo (1977), IL problema mente-cervello (1983) e (a cura di) Un'introduzione all'epistemologia contemporanea (1987).